martedì 2 aprile 2013

The last few weeks in Bangkok

Eccomi nuovamente qui a scrivere... non sono sparito, ho solamente attraversato un periodo di profonda introspezione. Talvolta ci vuole... o più semplicemente arriva. Sentimenti, desideri e pensieri sono parte di noi, siamo noi... dobbiamo viverli.

Come ho passato le ultime settimane qui a Bangkok? Nulla di straordinariamente diverso da ciò che ho sempre fatto qui: meditazione, lettura - qualche volta ancora nei pressi di quella panchina che mi ha accolto i primi di Novembre scorso - e riflessione su ciò che mi ha donato questo viaggio/avventura e su ciò che ora inevitabilmente cambierà nella mia vita... e che è ha già iniziato a cambiare.

Può sembrare forse poco efficace meditare passeggiando per le strade, attraversando i mercati affollati di gente, lungo il fiume Chao Phraya o stando in silenzio al giardino Sanam Luang a contemplare decine di aquiloni librarsi nell'aria e volteggiare con magnificente eleganza... al contrario, assorbire ancora una volta l'energia di questa gente ed osservare la diversità della quotidianità, farsi rapire dai profumi (taluni ancora a me sconosciuti) e dai colori dei templi o dei giardini in fiore è uno stimolo ulteriore ad una profonda riflessione. La diversità, la novità, il non-conosciuto, il confronto aiutano in modo straordinario a realizzare pensieri e considerazioni più pure e sincere, meno condizionate dalle personali credenze o suggestioni... è ciò che regalano l'esplorazione (del Mondo ed interiore), la scoperta (anche di se stessi), il Viaggio.

Più si avvicina il tempo della mia partenza, del mio ritorno alla precedente vita più si affollano nella mia mente pensieri e stati d'animo... talvolta altalenanti, altre straordinariamente carichi di energia positiva e di incredibile predisposizione ad un nuovo - ed ennesimo - cambiamento. Partire è anche ritornare... nulla di più vero; prima o poi c'è sempre un riavvicinamento alle proprie origini... sta al singolo far sì che questo sia in seguito solo temporaneo oppure definitivo. In ogni caso, è e sarà sempre qualcosa di bello e intimamente profondo... e differente.

Sono stato ancora una volta fortunato quando, poco tempo fa, qualcuno a me caro mi ha suggerito di prepararmi: "[...] ricordati che allontanandoti, ti allontani anche dalle vite degli altri e quindi anche dalla disponibilità vera di ascoltare, condividere; tra te e gli altri s'inseriranno le esperienze di chi è rimasto e di chi ha scelto "bella la vita... se n'è andato a fare un caz.. mentre gli altri qui a sopportare merd... ecc", il rischio che ciò avvenga è alto [...]".
Perché mi sento fortunato a ricevere suggerimenti/osservazioni anche di questo tipo? Semplicemente perché ha fatto scaturire in me ulteriori riflessioni su chi sono ora e rafforzato la mia convinzione che questo Viaggio sia stato (e lo sarà ancora nel tempo a venire) una straordianaria opportunità (scelta e voluta) ed un prezioso regalo che la Vita mi ha donato... e questa è stata la mia risposta:

"[...] sai, la strada per il cambiamento (meglio "crescita") è una continua evoluzione, Adesso dopo Adesso... esperienza dopo esperienza. Sono libero dentro (al 99%) ed ascolto e ascolterò qualsiasi pensiero ed opinione, è il bello della diversità che ci permette di "crescere" anche grazie al confronto e all'ascolto... ma chi pensa o afferma troppo facilmente "bella la vita, noi qui etc..." non capisce affatto (e non potrà mai comprendere) cosa sognifichi "un viaggio" alla scoperta di "altre realtà" ed "interiore". Questo è ciò che vivo e sento ora proprio grazie a questa avventura di vita. Sono scelte che si fanno (ed io ci ho messo tempo per attuarla), chi sceglie di rimanere - spesso addicendo solamente futili scuse o più semplicemente per paura - e chi decide di andare... cosa è meglio? Entrambe le cose probabilmente, dipende dalla fase di vita che ciascuno attraversa nel momento di prendere una determinata decisione (o semplicemente di "pensarla") e dalla fase di cammino interiore (se è vissuto o più semplicemente se ce n'è uno). Nessuno ci punta la pistola alla testa e ci dice "Rimani!"... al massimo ce la puntiamo da soli (che ironia).
Quindi, non mi preoccupo... anzi, "preoccuparsi" può avere un'accezione negativa e di "fastidio" quindi dico solo che non ci penso affatto... sono libero, gli altri sono liberi... è bello anche così, basta saperlo accettare. Poi questi mesi possono essere stato anche un periodo sabbatico? Va bene anche questo, tutto si sta rivelando utile... non si butta nulla, nel bene e nel male. Tutto è opportunità: lavorativa, professionale, di crescita e di cambiamento... sia che siano fattori concreti sia che siano appena abbozzati.
Questo viaggio mi ha segnato profondamente e lo sto vivendo ancora attualmente come un'incredibile e straordinaria opportunità e dono... che la vita mi ha fatto... che IO mi sono fatto. È la MIA vita, ciascuno ha la propria (e non è sempre facile accettare le scelte altrui o comprenderle... non mi tiro fuori).
Cambiamenti ne farò ancora quando sarò tornato... e forse è un bene che proprio ora io debba tornare; so che ci vorrà del tempo (e molto non dipenderà da me... fa parte della vita) ma credo che proseguirò - serenamente - sul cammino che sto visualizzando e mettendo a fuoco un po' alla volta.
Il viaggio è sì allontanamento dalla vita altrui (cari e amici) ma è anche "ritorno" e "ritrovamento"... quindi sta all'apertura mentale e alla disponibilità del singolo (viaggiatore e sedentario) la predisposizione al confronto e alla libera ed "utile" opinione, alla crescita a due... nulla più. E credo sia fantastico anche per questo! [...]"
.

Perché mi permetto di condividere con voi questa mia personale corrispondenza? Per il semplice e chiaro motivo che se state leggendo e seguendo di tanto in tanto il mio blog/diario anche voi fate parte di questa mia avventura ed esperienza, è straordinariamente bello condividere anche con voi (grazie)... e poi perché questo è ciò che sento, che vivo nel profondo del mio animo... questa è la mia idea, la mia profonda convinzione, la mia risposta... ora e sempre, per quelli che vorranno confrontarsi, continuare a condividere e "crescere insieme" grazie al dialogo/confronto.

Ho incontrato e conosciuto persone di svariata credenza, cultura, esperienza ed età... giovani, anziani, sognatori, famiglie con bambini di pochi mesi o di pochi anni, quasi tutti viaggitori a lungo termine per cercare qualcosa di diverso o semplicemente per conoscere: tutto è possibile, basta volerlo ed agire. Non contano soldi, paure, dubbi, perplessità: tutti quelli che viaggiano rispettano chi decide di rimanere (lo sono stati anche loro prima di decidere) ma concordano che troppo spesso si creano paure ad hoc, scusanti bizzarre ed instabili: chi rimane perché decide di rimanere, perchè è ciò che vuole sta facendo la cosa migliore in quel momento... chi rimane addicendo motivazioni che in cuor suo - magari in un angolo molto remoto - sa essere futili, fittizie... beh, allora non potrà mai essere sereno dentro... ma specialmente, non potrà e non dovrà mai permettersi di giudicare o supporre di sapere "chi, cosa e perché". Siamo tutti liberi nella nostra vita... rispettiamolo ed accettiamolo.

Questo viaggio - come ho scritto - mi ha segnato profondamente... profondamente mi hanno segnato le motivazioni che mi hanno spinto ad intraprenderlo mesi fa... come intensamente mi hanno segnato le persone che ho avuto la fortuna di incontrare (anche rincontrare) e conoscere in questa avventura di vita, chi più chi meno, tutti mi hanno donato qualcosa, nessuno escluso. Questa avventura è stata straordinaria anche grazie a loro: un viaggio in solitaria, la ricerca di nuove opportunità è e rimarrà sempre un cammino personale ed interiore anche se lo condivide di tanto in tanto con altri... si cresce anche così, si legge la quotidianità con occhi differenti, si sviluppa un'apertura mentale straordianria, si viene a conoscenza di altro, si diventa in grado di valutare problemi ed imprevisti con una maturità e consapevolezza diversi, ci si rende conto di quanto troppo spesso ci si costruisca un mondo di incredibili scuse per sentirsi virtualmente al sicuro (un'illusoria panacea), si riconoscono i propri limiti mentali... e si impara sempre. Grazie... grazie a tutti voi!

E il confronto, la crescita sono avvenuti anche a distanza grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuto e fatto sentire la loro presenza ed affetto sempre (telefonate, SMS, email)... grazie! Siete speciali per me. Mi spiace solo non aver avuto l'opportunità di incontrare personalmente alcuni di voi... chissà, prima o poi... tutto è possibile.

Sono pronto a tornare? desidero tornare? No. O meglio, non del tutto: sono partito perché non ero più in grado di accettare situazioni a me non congeniali, tipiche della mentalità del nostro caro Paese e altre accadute per il semplice e naturale corso della vita... sono partito perché desideravo assorbire, conoscere, crescere; so già che ritroverò ancora parte di quelle cose che mi hanno fatto partire... di ciò non sono affatto felice - lo riconosco senza troppi problemi - ma ora sarò in grado di viverle diversamente... e specialmente con una finalità ben precisa in testa e nel cuore.
Sono partito con degli obiettivi: taluni li ho sicuramente raggiunti - e forse anche superati - altri sono in continua evoluzione e giungeranno comunque a compimento a tempo debito.
Se avessi potuto certamente avrei proseguito oltre in questo mio cammino di crescita e di esplorazione del Mondo e della Vita... proseguirà in altro modo, questo è sicuro.
 
Prossimamente scriverò qualche post permettendomi di dare qualche maggiore informazione - e magari suggerimento -  per tutti quelli che vorranno visitare l'Asia e più nello specifico i Paesi che ho visitato, spero potrà essere utile... e magari - perché no - uno stimolo a partire. Auguro con tutto il cuore a ciascuno di poter vivere un'esperienza di vita come questa (mai dire mai)... davvero, viaggiare è quanto di più utile un essere umano possa fare per se stesso e per gli altri.

Sento che ho dimenticato qualcosa... sicuramente tornerà a bussare alla mia testa (ed al cuore), nel caso vi aggiornerò.
A big hug!

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