mercoledì 30 gennaio 2013

The journey continues

Changed the return flight ... still two months.
(how many airports will still be my home...)

Let your spirit be free!

domenica 27 gennaio 2013

Not alone

Seduto sulle sedute arancioni poste all'esterno dell'area fumatori dell'aeroporto; mi godo il tramonto (nulla di paragonabile nemmeno lontanamente a quello ammirato in certi paradisi naturali) fumando un toscanello all'anice, regalo di mio zio... mi ricorda i sabati pomeriggio prima di iniziare a lavorare: caffé e sigaro in giardino (estate ed inverno) a parlare, confrontarsi, essere spensierati e talvolta leggeri.

Mi si avvicina un thailandese e mi domanda "Hello, have you a lighter?"
"Yes, of course"
"Thank you very much man"
"You are wellcome"
"Where are you from?"
"From Italy. And you?"
"From Phitsanoluk, here in Thailand"
"Really? I know, i've been in Phitsanoluk two months ago"
"My name is Dachar"

... ed abbiamo iniziato a discorrere, conoscerci... era evidente la sua voglia di parlare, forse con uno straniero gli risultava più semplice. Così scopro che fino a ieri ha lavorato su una barca da qualche parte per una importante Società nel settore del gas (su questo non sono certo, non ho capito bene): è stato licenziato ("They gave me a kick" e mima il gesto di un calcio)... è evidente il suo stato d'animo, tiene gli occhiali da sole ma intravedo i suoi occhi tristi e, andando avanti a parlare, carichi di lacrime.
Gli dico che sinceramente mi spiace: so molto bene cosa significhi perdere tutto (o quasi... i veri valori sono altri) e gli sono realmente vicino. Lui però ha una famiglia, due figli di 14 e 9 anni... sta tornando a casa con l'aereo perché vuole essere presto lì dai suoi cari, ne ha bisogno.
Parliamo su quanto sia bello avere qualcuno vicino nei momenti bui, di come sia straordinariamente efficace ed importante avere al proprio fianco chi ti ama quando ti senti abbattuto... apparentemente solo.
Fumiamo una sigaretta... qualche pausa di silenzio, la sua commozione è palese. Mi chiede scusa ma gli rispondo che non è affatto un problema... siamo umani. Prima di andarsene mi chiede il mio numero di cellulare thailandese e mi fa uno squillo così che io possa memorizzare il suo "So, if you come back in Phitsanulok, call me. It will be a pleasure to see you."
Auguro di cuore buona fortuna a lui e alla sua famiglia, ci salutiamo con una stretta di mano. Ennesima riprova di quanto umanamente mi stia regalando questo viaggio.

Conoscere, capire, confrontarsi... tutti lo facciamo, in pochi realmente. Quando incontriamo o ci presentano qualcuno non è facile entrare in sintonia o avere l’interesse per ascoltare ciò che l’altro si sente libero di dire. Spesso siamo distratti, ci dimostriamo interessati all’apparenza, col rischio di assumere un’espressione poco credibile - mai capitato? - ma in realtà fissiamo solo la bocca che si muove percependo solo un suono senza senso, nulla di comprensibile al nostro intelletto.
Ma se ci concentrassimo sul significato di quei suoni che escono dal nostro interlocutore, allora potremmo renderci conto che anche lui ha un cuore, un animo magari simile al nostro - non uguale - e dei pensieri che lo tormentano o lo preoccupano... capiremmo che non siamo gli unici ad avere paura, che non siamo i soli a soffrire e passare un momento di difficoltà. Quando ciò finalmente accade, il nostro mondo si ridimensiona, i nostri assilli e pensieri si chetano un minimo... e forse potremmo essere noi di supporto all’altro, magari semplicemente ascoltando con più attenzione, magari lasciandolo sfogare e restituendo uno sguardo di complicità e comprensione... basta questo, fai un piccolo gesto di sincera condivisione... e in due si sta meglio.

Essere di sollievo, seppur momentaneo, a qualcuno è un gran dono, una sensazione speciale... stranamente, ci rende più sereni... e magari più consapevoli dei nostri stati d’animo. In che non vuol dire che ce ne dimentichiamo o che ora sappiamo come affrontarli, significa semplicemente valutare con più attenzione. E vedi che in quel mare agitato non c’è solo la tua piccola scialuppa che sta imbarcando acqua ma ci sono tante altre piccole imbarcazioni, alcune messe peggio, altre in condizioni migliori... e se anche la tua non sarà in grado di galleggiare perfettamente, potresti comunque accogliere un altro naufrago con la sua ridotta peggio. Non sarà la soluzione definitiva ma sarà la salvezza momentanea per chi è messo peggio di te... “Sali pure a bordo amico. Non so quanto potremo navigare ancora, ma ora non sei più solo, non siamo più soli... in due ci possiamo dare una mano per governare meglio la barca e tappare le piccole falle".

E vedrai subito che per il nostro nuovo amico sarà una situazione migliore della precedente, sicuramente non ottimale, ma più sicura e confortevole. E lo stimolo di dare di più, di impegnarsi con più consapevolezza a navigare nel mare impetuoso sarà più forte... non sei più solo sulla barca, ora sei momentaneamente responsabile di un altro essere e della sua condizione.
Non siamo soli nell’oceano di sentimenti ed emozioni... talvolta può essere burrascoso, altre quasi calmo... mai piatto. Ma la differenza magari per noi insignificante può essere fondamentale per altri. Siamo pronti a cogliere a bordo chi ne ha bisogno... siamo tutti naufraghi in questo mare di stati d’animo, più o meno consapevolmente.

Ebbene, chi si sente un marinaio anche poco più esperto accolga quelli meno abili... pur essendo imperfetti possiamo comunque donare ed insegnare molto a chi si sente peggio di noi... così, miglioreremo noi e migliorerà l’altro.

Photo by Photographer Marius Romila
 

"Awakening" at the airport 2/2

Il risveglio non è stato dei più sereni... se di risveglio si può parlare visto che, cercando di mutare in un invertebrato per meglio adattarsi alla conformazione anti ergonomica del mio letto improvvisato, dormire non è stato molto confortevole... né semplice. Ora credo di aver assunto una postura da "ho 4 sedute stampate su schiena, sedere e gambe"... forse per quello che la cinese seduta poche file innanzi a me mi ha osservato con un certo interesse quando alle 7.00AM mi sono seduto sulla mia postazione spuntando col busto oltre gli schienali... devo essere sembrato un opossum che ancora mezzo addormentato cerca di mettere a fuoco la vista alla ricerca della sua adorata ghianda. Avrei realmente bisogno di un massaggio thailandese per rimettere nella loro esatta collocazione vertebre e costole... ma non posso permettermelo.

Anche quest'ultima notte qui al Don Mueang si è rivelata interessante dal punto di vista umano. Non riuscendo a prendere sonno anche a causa di un televisore che proponeva - a ciclo continuo - pubblicità, hit parade thai e trailer ad un volume inaccettabile ed insopportabile (avrei voluto avere una fionda!), mezzo rincoglionito ed un po' infastidito, barcollando ma cercando di non passare per un ubriaco, mi sono diretto verso quell'infernale apparecchio e dopo aver trovato i tasti ho tolto il volume all'audio. Ma chi c...o è interessato a seguire qualcosa all'1.00-2.00AM (tra l'altro in una lingua ai più incomprensibile)?

Una delle due ragazze spagnole, sedute proprio lì vicino, a seguito della mia "geniale" azione mi ha sorriso come per ringraziarmi... ma farlo tu o la tua amica che siete a meno di due metri no?? Non ti sparano addosso... al massimo avrei sparato io se qualcuno avesse provato ad impedirlo!

Va beh, fortunatamente gli altri apparecchi televisivi erano già in modalità mute... ce n'è di gente furba in giro, così mi hanno evitato di passarli tutti... grazie. Tornato molto soddisfatto alla mia postazione - o al mio accrocchio da fachiro - e sedutomi, la ragazza cinese sdraiata sulla fila adiacente la mia si siede e mi domanda sottovoce "Where are you from?"... quasi come domandare da dove stesse arrivando un essere tanto brillante e ricco d'iniziativa. Così è iniziata una piacevole conversazione in Inglese raccontandoci dei nostri rispettivi viaggi... quando le ho risposto che non ero mai stato in Cina ma che ho un cugino che vive a Chengdu (l'ho scritto giusto?... boh) lei mi guardato con un'espressione felice e quasi sorpresa "Really? I live in a small town near Chengdu!"... com'è piccolo il mondo. Abbiamo proseguito ripetendo parole e frasi imparate qui in Thailandia - le medesime... ma vah? - e poi insegnandoci vicendevolmente qualche vocabolo e frasi di circostanza nella nostra lingua madre: quando ripetevo con pronuncia corretta lei alzava il pollice in segno affermativo sorridendo molto soddisfatta.
Devo forse aggiungere che stamattina non mi ricordo più nulla? Ah ecco... era scontato. Poi, quando mi ha chiesto da quanto fossi in giro e quali fossero i miei programmi, ha spalancato i suoi occhi a mandorla e con grande stupore misto ad ammirazione ha esclamato "I admire you!"... anche se non sto facendo nulla di straordinario (e non sono certo l'unico), fa sempre piacere avere manifestazioni di entusiasmo per questa mia decisione. 

Già... i miei programmi... proprio stanotte - il destino? - ho scoperto che probabilmente questo mio sogno si interromperà a breve. Cause forza maggiore - che purtroppo non posso certo controllare né gestire... l'unica cosa - in un paio di settimane al massimo sarò su un volo diretto nel mio Paese. Forse è anche per questo che - inconsciamente - stanotte non ho dormito molto bene... o magari per via del materasso troppo soffice e confortevole (non sono più abituato)... o forse a causa di un gruppo di spagnoli (ho intuito la lingua nel dormiveglia... magari ricordo male) con bambini che alle 5.00AM hanno iniziato a scorrazzare nella sala d'attesa come fossero stati al parco giochi. Ma non lo sanno che giocando e correndo si rischia di farsi molto male? tipo inciampare inavvertitamente in un piede messo lì fortuitamente e scivolare distesi per metri sul liscio pavimento rischiando di rompersi qualche dentino?... sarebbe un vero peccato. Insomma, molto più saggio stare seduti tranquillamente e parlare a bassa voce, o meglio ancora dormire!

Come si può forse leggere tra le righe, oggi non sono proprio al settimo cielo... no, per niente.
Sono seduto sulle panchina dell'area che si affaccia sulle piste; osservo gli aerei in manovra, quelli che atterrano... quelli che partono... chissà dove sono diretti, su quale cielo straniero voleranno... chissà dove stanno portando i sogni dei loro passeggeri. Per la seconda volta in questi mesi, mi sento triste... sopraffatto da un senso di malinconia... forse di sconfitta. Ciò che ho allontanato volutamente, ciò che non riuscivo più ad accettare me lo ritrovo qui, ancora una volta... a condizionare la mia vita.

Non mi nascondo, non me ne vergogno... da qualche ora, mentre osservo gli aerei in fase di atterraggio e di decollo (in particolare) gli occhi mi diventano lucidi, lo sento, talvolta la vista mi si offusca... non sono pronto a tornare... non desidero affatto tornare. Non ora... forse più in là... se sentirò che lì da dove giungo potrà essere nuovamente la mia casa... e specialmente se sarò IO a deciderlo.
Non così facile saper accettare... fare mio questo Adesso e viverlo serenamente. Poi mi soffermo a riflettere: sono un uomo fortunato, di cosa potrei mai lamentarmi? La vita è ben più dura e talvolta realmente crudele... cosa ne so io? questa è un'inezia... il capriccio di un sognatore errante, di un viaggiatore alla ricerca della sua prossima terra. Faccio tre respiri profondi... ne sono consapevole... "Ah, è così?"... e vado oltre.

Siamo noi che scriviamo le pagine della nostra vita... parola dopo parola... riga dopo riga. Forse talune sono già state scritte, devono solo essere integrate ed "amalgamate" con quelle che siamo in procinto di scrivere. Forse il mio percorso semplicemente è un altro... non è sempre facile scorgere ed interpretare i segnali... ma sono sempre lì, presenti quasi costantemente. Ora sta a me capire, sentire ciò che mi viene presentato... fare mia una nuova condizione e viverla... e magari adattarla ai miei sogni... alla mia essenza.

Penso che anche oggi starò qui. Perché no? Tutto sommato non è poi così male (a parte un po' di mal di schiena). Già tra la prima volta che sono rimasto qui qualche settimana fa e ieri sera, girovagando ho individuato un paio di servizi igienici dove non c'è praticamente nessuno (al Primo piano dell'area partenze) e li puliscono ugualmente più volte al giorno. Stanotte, prima di andare a dormire (bello ironizzare, vero?!) mi sono appunto infilato in uno di quelli più imboscati ed è scattata la fase di pulizia e cura personale: mi sono letteralmente lavato a pezzi, deodorato, massaggiato il corpo col gel all'Aloe. La parte più complessa è stata quella di lavarsi i piedi nel lavandino, operazione che ha richiesto una certa agilità e prestanza atletica - ed equilibrio - che fortunatamente non mi mancano... alla fine di tutto, ovviamente ho pulito e risciacquato accuratamente dove sono passato... un minimo di civiltà ed educazione.

Oggi nel pomeriggio, per proseguire la pratica di cura ed igiene personale (e far passare un po' di tempo), passerò a barba e capelli (che lascerò asciugare all'aperto per evitare qualche malanno a causa dell'aria condizionata); poi vagherò alla ricerca di un'eventuale altra locazione e sistemazione per la notte... magari proprio al punto panoramico, è pulito quindi potrei distendermi col pareo... forse più comodo. Cambierò t-shirt con una di un colore differente per evitare di farsi riconoscere troppo facilmente. Qui ho tutto, non è poi così male... e si fanno incontri interessanti. In questo modo risparmierò almeno 1.000Bth, poi domani credo proprio che andrò in città (sarà il caso)... in seguito deciderò.


Magari potrei chiedere la cittadinanza al Don Mueang... il primo cittadino adottato da un aeroporto. A big hug!

Stray night at the airport 1/2

Eccomi nuovamente in questa mia seconda casa in una terra che lentamente sta sostituendo la mia... nella "pancia", nell'animo.
Sono seduto abbastanza comodamente si due file di panche che ho accoppiate in modo da creare una sorta di giaciglio... un piccolo nido dove ho appena riposto il mio bagaglio, le poche cose che mi porto sempre appresso. Una specie di piccolo mondo... quasi un microcosmo tutto mio in questo mondo più grande qual è questo aeroporto: una fucina di incroci di sguardi, di sorrisi... un porto di gente di ogni dove: cinesi, indiani, europei, thailandesi, giapponesi... un mélange di etnie, di culture, di comportamenti. Colori che caratterizzano ciascuno di loro, anzi ciascuno di noi... anch'io faccio parte di questo universo di anime viaggiatrici, per lo più esploratori di questa terra provenienti da chissà quale Paese altrettanto affascinante e coinvolgente.

Talvolta mi soffermo ad osservare: quanti atteggiamenti così differenti, così "personali"... eppure così familiari... siamo tutti singoli individui ma siamo così simili... forse uguali. Mi sembra di vivere ora in una grande famiglia allargata, multietnica: fratelli e sorelle di variegata provenienza ed origine riuniti tutti sotto lo stesso tetto... questa sala d'attesa mi sembra una grande camerata con letti tutti uguali - le sedute in pelle colore grigio - dove ciascuno ha ricavato un suo ambiente, una spazio tutto suo... personale; una illusoria parvenza di privacy, eppure condivisa da tutti.

In questa grande casa non manca nulla, davvero... immaginando una surreale ed ipotetica condizione di vita, qui si potrebbe viverci: cibo e bevande, letti improvvisati, toilette, corrente elettrica, servizio di vigilanza e di pulizia inclusi... e molte hostess. Sorridendo mentre lo pensavo, mi sono detto "Perché no?"... stare qualche giorno a vivere questo aeroporto non solo come viaggiatore ma anche come citizen... potrebbe essere anche questa un'esperienza suggestiva, sicuramente particolare. Chissà quanto potrei scoprire, quante persone potrei incrociare e conoscere. Come la guardia ed i militari armati che mi hanno offerto da fumare all'aeroporto di Hat Yai - nel Sud della Thailandia - e che mi hanno fatto qualche domanda incuriositi... oppure i ciclisti che, fermandosi per una sosta a pochi metri da me sotto la grande insegna dell'aeroporto, così, senza motivo apparente, mi hanno chiesto di far parte delle loro foto ricordo: un italiano vicino ad una bicicletta da corsa italiana - Bianchi... spettacolare - in Thailandia.

Adoro viaggiare... spostarmi... assaporare con anima e cuore ciò che ogni giorno questo mio viaggio di vita mi offre. Sono qui disteso su questo mio giaciglio e sto pensando seriamente di prendere domattina il primo volo per una destinazione che mi stuzzica. "Perché no?"... chissà... vedremo domani cosa mi spingeranno a fare il cuore e il "buon senso", a volte un minimo in contrasto durante questo mio viaggio... o cosa potrò permettermi di fare.

L'importante è essere libero... di volare là dove si è destinati a giungere.
Keep in touch... good night!

mercoledì 23 gennaio 2013

Life goes on Koh Lipe

Vita a Koh Lipe. Mi sono preso qualche giorno di totale relax... "Relax??" si domanderà qualcuno... come se ne avessi bisogno, qui in questo angolo di paradiso.
Sì, il caso ha voluto che una mattina (mhh... tarda mattina, molto tarda) qualcuno mi domandasse gentilmente "Sei italiano? Se vuoi bere un caffé noi abbiamo la moka"... beh, che dire, la cosa mi ha decisamente incuriosito... e così ho conosciuto Mauro e Francesca, una coppia di amici in giro anche loro per qualche mese ed Esther, tedesca ma thailandese da parte di mamma, anche lei in solitaria qui in Thailandia.

Ho passato qualche giorno in loro compagnia e di altri viaggiatori, staccandomi completamente dalla full immersion di scrittura... e così, per l'ennesima volta questo mio viaggio mi ha regalato l'opportunità di conoscere persone interessanti. E di trovare nuovi spunti di riflessione sulla mia essenza... ed idee per il mio manoscritto (talvolta mi soffermo su questo termine e sullo scrivere: non sono uno scrittore, dimostro arroganza e presunzione nel definirlo tale... semplicemente diario di vita, di avventura e di crescita interiore sarebbe più appropriato).

Mi sorprendo sempre della straordinaria opportunità di confronto e crescita che le nuove conoscenze mi offrono... non dovrei, da sempre so che il confronto, il dialogo sono strumenti fondamentali - anzi, straordinari - per un ottimo equilibrio di pensieri e convinzioni. Eppure, ogni volta che incontro qualcuno di nuovo, è incredibile quanto mi venga trasmesso... forse per questo mi stupisco, talvolta mi domando se anch'io sono in grado di trasmettere qualcosa di positivo ai nuovi amici. Chissà...

Così, per l'ennesima volta sono stato piacevolmente investito da riflessioni che scaturiscono dall'incontro con altri spiriti liberi, con persone partite con obiettivi e sogni diversi, con motivazioni ben diverse dalle mie... quanto è utile per ridimensionare e rileggere con altri occhi - e col cuore - le proprie idee... e forse i sogni. Per questo in questi ultimi giorni ho deciso di staccare la spina... grazie a persone interessanti. Spesso basta realmente poco: condividere attimi spensierati in spiaggia, girare per le vie alla ricerca del ristorante, passeggiare in riva al mare sentendo questa "porpora" magica che accarezza i piedi passo dopo passo, la notte essere spensierati stando distesi su ampie stuoie fissando il cielo e il panorama notturno, parlare e ridere fino a notte fonda bevendo e fumando in veranda. Sembrano gesti ed atteggiamenti semplici, forse scontati... ma se li si vive e sente con la giusta predisposizione d'animo, se ci si apre ed abbandona alla novità, allora quanto regalano.

Così come non mi dovrei sorprendere più di tanto per il fatto che anche questa volta, a seguito dell'ennesimo incontro fruttifero, la mia necessità di andare avanti, di non tornare da dove sono arrivato mesi fa sia stata notevolemente rafforzata... ho sempre la più lucida convinzione, una spinta interiore, di voler essere così leggero da essere trasportato altrove... nessuna radice, nessun vincolo materiale che possa influenzare la mia scelta quotidiana di vita. Irresponsabile? Naïf?... semplicemente leggero e libero... semplicemente essere me stesso. Nulla conta di più.

Il viaggio in solitaria si rivela efficace se lo si affronta con la giusta serenità... l'incontro e la condivisione temporanea di parte di esso si rivela straordinaria con le persone giuste. E ci sta... credo, sento che debba esserci... non potrei essere ciò che sono ora, ciò che diverrò domani e il domani successivo senza l'incontro. Ed arriva... senza programmare... senza attendere... naturalmente avviene. Sento che a breve incontrerò il mio domani, quella sequenza di Adesso che saranno la mia via. Il mio cuore è talmente aperto e ricettivo che ora devo solo decidere dove andare... senza pensieri di alcuna sorta. Quante mete ho in testa, quanti cambiamenti ho nel cuore... quanto mi sento vivo. Solo una cosa forse ora potrebbe rendermi più completo di ciò che sono...

Life is vibes... let them be good vibes!

lunedì 21 gennaio 2013

Panta rei

"Apri il tuo cuore ai sentimenti e alla passione. Le stelle ti favoriscono e ti invitano a vivere la vita, l'amore con spirito libero e con rinnovato trasporto. Il rapporto intimo e le performance erotiche ti ricaricano a meraviglia. Colpi di scena a tuo favore, innamoramenti che scaturiscono come un fulmine a ciel sereno. Il tuo equilibrio è quasi perfetto. Fortuna e fascino sono alle stelle, l'intraprendenza pure. Puoi proprio dire: viva la vita!"

Beh! come oroscopo del giorno niente male... non è che ci creda poi così tanto... solo quando leggo qualcosa di positivo (sono mica scemo...). Ed oggi in effetti mi sembra molto interessante...

Apri il tuo cuore ai sentimenti e alla passione: il mio cuore da mesi è aperto ai sentimenti e alla passione... a dire la verità da sempre, fa parte del mio modo di essere, della mia essenza... non credo di essere presuntuoso con questa mia affermazione. Realmente, ho sempre dato grande importanza ai sentimenti - anche quelli altrui - e alla passione... senza questa la vita sarebbe piatta: passione per il mio lavoro, passione per ciò che ogni giorno vivo... passione per una donna. Wow! Se ripenso alla passione che ho messo nella mia vita mi reputo ancora una volta fortunato: ho avuto modo di mettere tutto me stesso, tutta la mia convinzione ed impegno in ciò che ho fatto... talvolta sbagliando, è vero... ma agire e vivere con passione riduce quel margine di errore, lo sminuisce un minimo.
E poi dagli errori s'impara sempre. Stupenda libertà di esprimere passione!

Il rapporto intimo e le performance erotiche ti ricaricano a meraviglia: non posso scrivere nulla in proposito... potrebbero esserci minori alla lettura... i'm sorry.

Innamoramenti che scaturiscono come un fulmine a ciel sereno: beh, ad essere sincero nella mia vita credo di essermi innamorato almeno una volta al giorno, se non di più. Non è possibile? Innamorato della vita (anche nei periodi più cupi pur con più fatica d'animo e di cuore)... innamorato del nuovo giorno quando apro gli occhi la mattina (o tarda mattina ultimamente... eh va beh!). E poi innamorato delle donne: posso anche innamorarmi ogni giorno di donne che incontro o che conosco (sì... non così intensamente come s'intende per Amare una donna con tutto te stesso), basta uno sguardo... e qui devo per forza di cose aprire una breve parentesi: donne, universo femminile intero, siete qualcosa di squisitamente magico e speciale che mi dona da sempre emozioni e stati d'animo all'ennesima potenza... siete spesso incomprensibili, talvolta incoerenti... ma non potrei vivere senza di voi. Grazie di esistere... come non potrei innamorarmi ogni giorno di un mondo misterioso (in parte ancora... sigh!) e talmente affascinante che ci completa?... non potrei non farlo! Quindi sì, spesso vivo questi fulmini a ciel sereno... e in questi ultimi mesi in particolare è un susseguirsi di fulmini... fantastico! (mii... devo però prestare più attenzione)

Il tuo equilibrio è quasi perfetto: nulla da aggiungere, direi che è quasi azzeccato. Sempre quel sassolino che talvolta mi ritrovo e che m'impedisce di essere "libero" al 200%... ah, ma manca poco credetemi... poi si vola!

Fortuna e fascino sono alle stelle: sono un uomo realmente fortunato... nonostante tutto, lo sono sempre stato. Anzi, no nonostante tutto: lo sono, punto e basta! E non mi serve certo un trafiletto di un oroscopo improvvisato per ricordarmelo: fortuna di essere libero, di essere me stesso da sempre... fortuna di poter godere quotidianamente di ciò che mi viene donato o presentato... fortuna di poter assaporare la vita in ogni suo aspetto. Fascino alle stelle: eh, qui posso solo dire "Grazie mamma!" (e papà pure, ci mancherebbe)... beh, anch'io del mio ce lo metto. (il gioco continua perennemente... that's incredible!)

Puoi proprio dire: viva la vita! Assolutamente sì!!!... e questo mi ricorda un mio caro amico col sorriso "contagioso" sempre sul viso (grazie!) e la sua frase, da anni un suo motto, un incitamento alla gioia e alla spensieratezza "Pura vida!"

Che dire? Qui la vita procede come al solito... fantastico!
Le giornate trascorrono piacevolmente tra relax e meditazione. Camminare sulla battigia, sentire i piedi che affondano nella bianca sabbia corallina... ascoltare la musica del perpetuo e lento sciabordio del mare cristallino, il canto degli uccelli che volano sullo sfondo di un cielo quasi dipinto... ascoltare il suono della lieve brezza che ti avvolge con una vellutata carezza che scorrere su tutto il corpo... sentire l'energia del sole e della natura, del creato tutto... sentire il profumo della natura rigogliosa che ti inebria... se tutto questo non è vivere allora sono letteralmente strafatto d'Amore e di libertà! La meditazione viene da sé... è un fatto che si attiva spontaneamente ogni volta che assorbo l'energia di questo luogo incantato.

Nelle ultime sere, per cercare di compensare questa austerità pecuniaria, il mio happy hour si compone di frutta esotica e birra: con 100Bth compro mezzo casco di banane (quelle mini non le trovo tutti i giorni, hanno un gusto più zuccherino), mezzo kg di un altro frutto di cui scordo sempre il nome (presenta una scorza marrone/rossiccia molto "croccante" con piccole punte e dentro due semi color caffélatte che sembrano enormi datteri) e due mango (uno giallo e uno verde... qui trovo queste due varietà). Mi sdraio sull'amaca e tra un sorso e l'altro di una Singha Premium ghiacciata (spettacolare qui, sento l'aroma del luppolo e del malto molto persistenti) sbuccio qualche frutto con l'ormai inseparabile coltellino multiuso e me lo gusto... mi sciolgo tutto quando assaporo la dolce e succosa consistenza polposa (spesso carnosa) di questi frutti... un paradiso per il palato. Talvolta i mango sono talmente succosi che mi ritrovo gocce di succo scorrermi lungo le braccia... un bambino! Beh, la frutta la finisco sempre tutta... quindi il mattino seguente si ripete il rito di andare presso un paio di bancarelle a scegliere quello che sarà il mio aperitivo e parte di cena.

Dopo l'happy hour segue una fresca e lunga doccia (raramente con bucato incorporato, il laundry service costa 60/70Bth al Kg) e poi mi sposto al bar in riva al mare per cercare di connettermi al segnale wi fi: qui è sempre un po' come una caccia al tesoro, se la trovi ti esalti ed inizi a sorridere come un bambino felice... se non la trovi, fai buon viso a cattivo gioco e ti godi il panorama femminile (e magari ci scappa pure un'altra birra)... alla fine c'è sempre un lato positivo delle cose.

La mia cena consiste in due porzioni take away di steam rice (con l'aggiunta di qualche salsa più o meno piccante e saporita.. vario, sono un creativo...) e un pancake con uova: spendo 70Bth e mi nutro. Talvolta ci scappa il bread fried chicken (o deep fried chicken... qui ognuno lo chiama a modo suo) la tipica cotoletta di pollo per intenderci ma nessuna ancora eguaglia quella divina (ed enorme) di Ko Phi Phi... tornerei lì solo per quella!... beh, non solo. Oggi, camminando al tramonto in riva al mare ho trovato una conchiglia (o ciò che ne resta) dalla forma ottimamente ergonomica: è diventata il mio cucchiaio per la cena, espleta la sua funzione divinamente (altro che una triste forchetta di plastica)... mi sento molto Robinson Crosue.

Comunque, qui la vita non è cara se si pone attenzione e dei freni al superfluo (qualche birretta in meno... ma costa davvero poco...). Sì, sì.. lo so... anche le sigarette... ma lasciatemi pure qualche vizio! (almeno sesso e alcool). Ciò che mi sega le gambe sono i prodotti per la cura personale: crema e doposole, costano meno che nel mio Paese ma oggi come oggi anche 200Bth fanno la differenza. Ma per la salute non si sta lì a lesinare più di tanto, ed ora comunque dovrei essere a posto... fino alla prossima isola, ovvio.

[Ah... non lo avevo ancora detto? Non ho ancora nessuna intenzione di tornare nel mio Paese... farò il possibile perché ciò si avveri]

La sera mi distendo sulla mia amaca ed inizio a scrivere... sto scrivendo (e riscrivendo) moltissimo, sono molto soddisfatto. Del resto sono qui principalmente per questo... è uno degli scopi di questo mio viaggio/avventura. Talvolta la sera - più verso notte - ho compagnia: una gatta, che non riesco a capire se è quella della prima volta perché un po' magra, ed un micino... do loro da mangiare (quello che passa il convento), ci facciamo qualche coccola a vicenda poi si mettono a dormire sulla piccola stuoia dinnanzi la porta del bungalow. Che spettacolo... e quanto ti sanno donare!

Bene, la cronaca - anche se saltuaria ultimamente -  di questo romantico sognatore per oggi finisce qui... ho un racconto che mi attende, l'ispirazione non si fa attendere.
A big hug and... pura vida!