lunedì 26 novembre 2012

Notte in stazione a Phitsanulok... incontri

Ieri pomeriggio sono partito a malincuore da Sukhothai, sarei rimasto volentieri ancora qualche giorno per giravagare ulteriormente tra le rovine e farmi rapire da quell'ancestrale magia che esse trasudano. Forse ci tornerò... vedremo.


Giunto alla stazione degli autobus, la gentile signora che vende i biglietti mi comunica che per quel giorno tutti gli autobus sono "full"... not good news!
"Ah, perfetto! - esclamo io un po' disorientato -, dovrei prendere il treno stanotte per Bangkok".
"Ok, wait just moment and i find how can i help you" risponde lei con un'espressione non del tutto rassicurante. I minuti passano e vedo i bus partire in direzione Phitasnulok stracolmi di gente... in effetti, erano tutti pressati; ma a me non interessava, sarei stato disposto anche a stare legato sul tetto del bus pur di riuscire a partire in tempo.

Dopo più di 20 minuti in cui nulla accade - la signora sembra essersi dimenticata di me - prendo lo zaino ed inizio a vagare per la stazione chiedendo un passaggio a qualche mini bus dei tour... vanno tutti a Nord! Di taxi nemmeno l'ombra, ora che mi servirebbe e sarei disposto a pagare anche un extra... così, un po' sconfortato e grondante di sudore, mi avvicino ad un tuk-tuk: "How much to go in Phitsanulok" domando con un ampio sorriso al conducente. Lui mi guarda e percependo la mia necessità - sicuramente mi ha visto girare in lungo e in largo per la stazione -  mi spara una cifra decisamente esagerata, 1.250Bt... mi sembra decisamente troppo per fare poco più di 50 Km. Così lo ringrazio - con un sorriso questa volta un po' ironico - e mesto mesto me ne torno indietro.

Va beh, inizio ad entrare nell'ottica di stare qui stanotte... tornare a Sukhothai è impensabile per via del festival; così mi guardo intorno per individuare una panchina abbastanza lunga che sarebbe diventata in seguito il mio giaciglio. Poca acqua, nulla da mangiare (forse ho visto un bar) e sfinito dal caldo... sarebbe stato un lungo pomeriggio e una ancor più lunga nottata.

Ma visto che quando smetti di cercare le cose ti arrivano, poco dopo mi si avvicina la signora e mi dice che c'è un bus in partenza per Phitsanulok... è al completo ma ci sono ancora ancora dei posti in piedi. Ok, va benissimo... la ringrazio e corro al bus.

Il tragitto è durato poco più di un'ora, ovviamente - poteva forse essere diversamente? - sotto una gelida aria condizionata... sentivo la camicia ormai letteralmente intrisa di sudore raffreddarsi sempre più e gelare la pelle (Holé, ancora antibiotici!). Comunque, alla fine sono arrivato a destinazione con qualche ora di anticipo rispetto alla ipotetica partenza del treno... qui tutto è spesso approssimativo (ne avrei avuto l'ennesima conferma da lì a breve).

Chiedo un biglietto per il treno diretto a Bangkok ("Evvai, ce l'ho fatta!) e il bigliettaio mi presenta il costo di 1.664,00 Bt ("Ah..."); "But, isn't possible the second class?" domando io sconcertato.
"Not, first class only and it's the last one... the train is full" mi risponde con un sorriso. E va bene, facciamoci il viaggio da signori... ne avrei fatto a meno. Tiro fuori le carte di credito e le appoggio sul bancone (devo scegliere quella di cui mi ricordo a memoria il codice se dovesse servirmi)... individuata e la porgo al cassiere. In quel momento si avvicina un signore, dall'aspetto europeo e sulla settantina, che mi dice in perfetto inglese "Stai attento a quando tiri fuori le carte di credito e le appoggi da qualche parte; tirane fuori solo una alla volta e non distrarti mai... potresti dimenticarle per la fretta o distrazione, e ci vuole un attimo che se ti distrai qualcuno possa facilmente prenderne una."

In effetti, ormai abbastanza stanco sovrappensiero, le avevo lasciate incustodite... fortunatamente non c'era nessuno nei paraggi. Mi è già bastato perdere la sim del mio Paese... basta e avanza.
Lo ringrazio sentitamente, poi iniziamo a fare quattro chiacchiere: lui è di Parigi, viene in Thailandia dal 1987 e conosce bene molti luoghi. Percependo la mia stanchezza (evidentissima) si offre di accompagnarmi al mercato notturno vicino alla stazione per consigliarmi dove acquistare del buon cibo e della frutta per il viaggio... mi fa vedere che anche lui ha due sacchetti con noodles ed ananas.
Per la stanchezza mi metto a parlare un po' in inglese e a rispondere un po' in francese (la bocca ormai va scollegata dal cervello)... mi scuso e lui mi sorride "No problems. You speak better french than english. Good!"... che scoperta, penso io. Mi presenta al venditore ambulante di fiducia e dopo il mio rifornimento di cibo mi saluta... forse ci si vedrà ancora in stazione più tardi, anche lui è diretto a Bangkok.

Orario di partenza 23.39... mancano 5 ore. Lascio lo zaino al deposito bagagli (20Bt) e vado alla ricerca di un 7Eleven per comprare acqua e il mio croissant per la colazione. Poi, stanco di girare a vuoto nuovamente tra le bancarelle del mercato, mi siedo all'aperto in un bar adiacente l'ingresso della stazione: bella musica, video che proietta una gara di auto sportive... mi bevo un paio di Coca Cola e mi metto a scrivere sul mio diario (non c'è la connessione wi-fi).

Ancora più di tre ora alla partenza... non posso certo gonfiarmi di bevande gassate fino a tarda sera. Saluto lasciando una buona mancia (è consuetudine dare circa il 10%, non è richiesto ma è buona abitudine... e ti fai amici i gestori e le cameriere dei locali, può essere una buona cosa se decidi di tornarci spesso) e torno al supermercato per comprare uno spray anti zanzare (mi hanno massacrato già a sufficienza... la prima volta).

L'attesa in stazione si è rivelata interessante e fruttifera sotto l'aspetto dei rapporti umani: mi siedo su una panchina libera e saluto un thailandese incontrato qualche ora prima alla toilet della stazione, entrambi ci stavamo rinfrescando e ci siamo scambiati qualche frase di cortesia e curiosità. Lui è ancora sorridente... è facile incontrare e rapportarsi speso con persone locali sorridenti, per molti parrebbe una condizione perenne. Bello!
Appena seduto, una signora seduta poco dietro me, vedendomi sorridere nel salutare il thailandese appena incontrato, mi sorride a sua  volta ed io ricambio. Qui, a volte basta un incriocio - anche fortuito o casuale - di sguardi per far scaturire un sorriso spontaneo e un saluto... come sarebbe bello che anche nel mio Paese ci fosse questa predisposizione naturale ad aprirsi al prossimo e agli sconosciuti.
In un inglese molto approssimativo (finalmente qualcuno che parla peggio di me) "Da dove vieni?" mi domanda.
"Dall'Italia, - rispondo io - Starò qui qualche mese."
"Ti piace la Thailandia?"
"Moltissimo, la adoro" le confermo io con un ampio sorriso.
"E quando tornerai a casa?"
"Forse l'anno prossimo, fra tre o quattro mesi... no so."
A questa mia affermazione, un signore sedutole accanto inizia a parlare con lei, ogni tanto mi fissano... forse non sono abituati ad incontrare qualcuno che sta in giro così a lungo... o forse no, sono solo uno dei tanti.

Indosso le mie cuffie per ascoltare un po' di musica e ripetere il gioco di osservatore fantasioso ed estraneo al contesto quando improvvisamente un'anziana signora alle mie spalle inizia a ridere di gusto... capisco che si riferisce alla cuffie ed io mimo ed enfatizzo due grandi orecchie. Lei continua a ridere.
Poi, incuriosito dal fatto che io stessi scrivendo accovacciato sullo zainetto, l'uomo incontrato precedentamente si sporge verso di me e mi domanda cosa stessi scrivendo: spiego che ogni due/tre giorni scrivo sul mio blog e dal momento che in stazione non c'è il segnale wi-fi per il momento trascrivo su carta le sensazioni di questo mio viaggio e racconto delle persone che vedo e incontro... come in quel preciso istante.
La cosa gli piace... così gli porgo il diario e gli domando se vuole scrivermi qualcosa e anche il suo nome: "I'm Sagaring, live in Thailand. You goodluck."
A sua volta, mi porge la copia del libro che sta leggendo (Il codice da Vinci) e mi chiede di scrivere qualcosa sulla prima di copertina... lo faccio con estremo piacere "In my long journey, every person that i meet is a gift. Good luck to my new friend" e firmo.

Quante esperienze e sensazioni stupende (forse uniche) mi sta regalando questa avventura... come ho detto l'altra notte alla venditrice di lampade "Sono un uomo fortunato."

Il nostro dialogo è proseguito all'esterno fumandoci una sigaretta (anche qui è proibito fumare in stazione) e mi racconta che anche lui è diretto a Bangkok, scrive di politica e che più avanti tornerà nella sua città (di cui non ricordo ovviamente il nome), un bellissimo posto sull'oceano. Poi, indicando le ragazze del bar dove ero stato poco prima, afferma sorridendo "Belle ragazze, vero? Se vuoi puoi fare sesso con loro."
"Non sono qui in Thailandia per il sesso facile, - rispondo gentilmente - Sono qui per conoscere le persone, la cultura, migliorare interiormente e capire se posso rimanere qui. Comunque, è vero... le ragazze thailandesi sono bellissime."
"Capisco. Bella cosa."

In queste prime settimane, ho avuto modo di conoscere diverse persone: due ragazzi tedeschi (Sabine e il suo compagno di cui non ricordo purtroppo il nome) coi quali ho condiviso momenti di scambio e risate presso la guesthouse a Sukhothai e quando ci si incontrava per caso durante le nostre visite nel vasto parco storico; Patrick, un olandese (credo fosse oltre i 70) che con la sua bicicletta attrezzata con apposite borse e zaino stava girando la Thailandia... ci siamo messi a parlare un po' la mattina del mio check-out dalla guest house; Paula, un'interessante ragazza di Santiago del Cile che da tempo aveva lasciato la sua professione di medico per girare il mondo, attualmente era in Thailandia dopo sei mesi in Australia e precedentemente in altri Paesi... l'ultima notte siamo stati seduti a bere una birra nel locale dove ci siamo conosciuti qualche giorno prima (le gestrici del bar ci hanno lasciati liberi di stare lì fin che volevamo) guardando le foto fatte con la sua reflex digitale (peccato che il mio inglese non fosse al suo livello); Cinzia, una bella ragazza italiana (finalmente!) se non ricordo male della provincia di Monfalcone (il caso... ho passato da quelle parti un anno della mia vita) trapiantata a Londra da qualche anno (del tipo "Esco a comprare le sigarette e torno...") conosciuta stanotte in stazione e con la quale ho parlato e condiviso molto volentieri... era diretta a Chiang Mai ed in seguito sulle isole... ci siamo ripromessi di incontrarci su una di queste nei prossimi giorni, lo spero perché mi è parsa una persona solare e mi ha trasmesso una bellissima energia positiva... e ha fatto scaturire in me qualcosa da tempo sopito.

Insomma, questo viaggio mi sta offrendo un notevole scambio interpersonale... è semplicemente fantastico... e sono solo all'inizio.

Ieri ho sperato nel ritardo del treno... e qualcuno mi ha ascoltato! Peccato che speravo ritardasse con me a bordo, sdraiato a rilassarmi. Sono partito con 3 ore di ritardo... in stazione ormai poche persone, tutte sdraite sulle panchine a dormire o sedute con la testa a ciondoloni. Ho trovato il tempo di fare tutto e di più: leggere, mangiare dei crackers mediocri comprati al solito supermercatino, gustarmi il mango preso al mercato notturno (ancora grazie amico per il coltellino)... e spazzolarmi i denti seduto davanti al binario numero due (di per se immagine alquanto pittoresca... non sapevo che altro inventarmi per far passare il tempo). Fortunatamente, la cuccetta si è rivelata più che decente: privata, con lavandino annesso (che bello potersi rinfrescare!), aria condizionata che ho spento immediatamente - ci ho messo più di qualche minuto per interpretare i caratteri simbolici dei tasti... fondamentalmente sono andato a caso - e letto comodo (della lunghezza giusta). Non è che abbia dormito molto, gli scossoni mi "cullavano" continuamente e l'insonorizzazione... beh, una scatola di cartone di prima classe forse avrebbe reso un confort maggiore. Alla fine sono crollato... forse ho dormito tre ore.

Giunto qui Bangkok, per arrivare alla guest house (Secret Garden... mi sono trovato bene e mi piace il nome) ho deciso di prendere un tuk-tuk dopo aver trattato sul prezzo, dai 200Bt da loro chiesti sono arrivato alla metà... e comunque ho pagato più del solito. La mia prima esperienza su questo mezzo di trasporto... divertentissimo, sembrava di stare su un go-kart, rigido e rumoroso grazie alla sua marmitta elaborata... qui il tuning performante ed estetico è diffusissimo, dai più semplici motorini fino alle autovetture (spesso esagerate) sembra di rivedere The Fast and the Furious.

 
Nice day!
  

domenica 25 novembre 2012

Sukhothai

Due giorni fa sono giunto a Sukhothai una delle città storiche più conosciute, forse per il fatto che qui si trova uno dei più vasti parchi storici di tutta la Thailandia (era l'antica capitale del Regno di Sukhothai, l'UNESCO l'ha dichiarato patrimonio dell'umanità) e che una volta l'anno si celebra il Loy Kratong (festival dei suoni e delle luci) che attira milioni di thailandesi nell'arco di pochi giorni. Questa città è collegata a Phitsanulok (autobus con aria condizionata, molto confortevoli, a 45Bt e 1 ora di tragitto) e ad altre città da un efficace sistema di trasporto via terra ed aereo (anche qui c'è un piccolo aeroporto a circa 20Km). Arrivato alla stazione dei bus ho pensato fosse logico fare quattro passi fino a New Sukhothai, la città più recente che dista 12km dalla storica cittadina... magari evitate, camminare sotto il sole per anche solo poco più di 45 minuti non è stata una buona idea (il trasporto con i loro tuk-tuk costa solo 20Bt). Poi, una volta arrivato alla città moderna, mi sono reso conto che non ha alcun interesse e che se dovevo cercare una sistemazione per un paio di notti senza aver prenotato tanto valeva spingermi fino alla ben più interessante ed affascinante città storica... questa volta con un mezzo di trasporto adeguato.


Sono stato scaricato dinnanzi l'ingresso della Hold City Guesthouse (28/7 moo 3, Tmuang kao) e devo dire che sono stato fortunato: il giorno seguente sarebbe inizato il tradizionale festival nazionale e tutte le pensioni erano già piene (o proponevano cifre eccessive): 300Bt per la prima notte e 500Bt per la seconda... camera molto spaziosa con ventola (qui non si sente la mancanza dell'aria condizionata la sera), bagno privato con acqua calda e contesto molto suggestivo e rilassante.


 Una bella doccia rigenerante e poi ho noleggiato una bicicletta (30Bt al giorno con l'obbligo di riportarla entro le 6.00PM), mezzo fondamentale per poter visitare agevolmente in più possibile e specialmente i siti che si trovano più lontano lungo un percorso di qualche km in mezzo alla natura: in caso di foratura o rottura ti sostituiscono gratuitamente la bici... il problema al massimo è quello di rientrare se sfortunatamente dovesse succedere quando sei in mezzo al nulla e parecchio lontano (inoltre, non si incontra quasi nessuno... a parte qualche guardiano sonnecchiante all'ingresso dei siti).

Per fortuna la segnaletica qui è presente ed efficace: senza questo cartello avrei sicuramente rischiato di "fare un dritto"... alla folle velocità cui andavo grazie al mio mezzo.
Inutile tentare di descrivere la magnificenza e la suggestione che trasmettono queste rovine... le parole non basterebbero, bisogna essere qui per sentire ed apprezzare il contesto. Ci proverò con alcune foto:







 

Ieri ho visitato i rimamenti siti storici a piedi all'interno del parco (se si ha una giornata a disposizione non c'è bisogno della bicicletta per girare con calma).





Nel parco storico in serata è iniziato il festival: spettacolari rappresentazioni e giochi di suoni e luci presso i templi, spettacoli e rappresentazioni culturali dell’antico Regno del Siam, la processione tradizionale delle lanterne, fuochi d'artificio e la suggestiva deposizione in acqua dei Kratong votivi illuminati. Ancora più suggestiva la scenografica cerimonia delle lanterne volanti... molto romantica e poetica... centinaia di persone che affidano sogni, desideri e preghiere al cielo. Straordinariamente coinvolgente!


Mentre ammiravo rapito lo spettacolo delle lanterne volanti che creano suggestive costellazioni illuminate e cariche di sogni e speranze, mi si è avvicinata una venditrice di lanterne e mi ha chiesto molto gentilmente se per 50Bt volessi chiedere fortuna: le ho risposto che sono un uomo già molto fortunato e chiedo che la fortuna arrivi agli altri, a chi ne ha bisogno (e non mi basterebbe una sola lanterna...), mi ha sorriso affermando che è una delle più belle frasi che abbia mai sentito... mi ha augurato comunque buona fortuna e buona serata.

Il contesto era straordinariamente ed emotivamente coinvolgente... era possibile passeggiare anche in completa solitudine in zone poco frequentate (o per niente) illuminate da lanterne e candele intorno ai templi e sui pontili che attraversano i canali che li circondano... molto romantico. Anche se ho apprezzato la fortuna di godere di luoghi e monenti così intensi e profondi in completa pace e solitudine, il pensiero (e non solo) è andato a qualche migliaio di km da qui... 

Ho atteso che il grosso della folla defluisse da alcuni templi, poi mi sono seduto ad ammirare il contesto abbracciato dal silenzio e dalla notte... e mi sono inginocchiato dinnanzi una rappresentazione del Buddha.
  

Questa foto - purtroppo - non rende affatto l'intensità dell'attimo e l'atmosfera che mi avvolgeva... ma vi posso garantire che è stato molto intimo e suggestivo poter dedicare anima e cuore al prossimo. Questa è una di quelle opportunità che questo viaggio mi sta regalando di continuo... grazie.

Bene, oggi si conclude la mia esperienza a Sukhothai: a breve prenderò l'autobus per Phitsanulok (devo capire come arrivare alla stazione dei bus... non vedo nessun taxi in giro) dove spero di trovare in tarda serata un posto sul treno per Bangkok... se tutto va bene, dovrei arrivarci domattina verso le 7.00 AM. A questo punto, confido nel ritardo del treno per non rrivare troppo in anticipo alla guesthouse e dover attendere ore prima di poter fare una doccia.

Dimenticavo: qui ho avuto modo di incontrare e conoscere persone molto simpatiche ed interessanti arrivate da ogni ogni parte del mondo... magari ne racconterò in un altro post prossimamente.

Un abbraccio!


P.S: le foto che pubblico su questo blog e nella sezione album della mia pagina Fb mi rendo conto che non sono sempre ottime; quando ho tempo riesco ad ottimizzarne qualcuna. Mi scuso per la resa delle altre (le faccio con lo smartphone)... mi riprometto di dedicare tempo al fotoritocco ed aggiustamento delle stesse appena smetterò di fare lo zingaro (non so quando...).
 

venerdì 23 novembre 2012

Phitsanulok

La giornata di oggi è stata dedicata a visitare questa città... che però si è rivelata un po' anonima. Difatti non viene molto presa in considerazione dai turisti se non come base per visitare i parchi naturali che ci sono in zona e la città storica di Sukothai che dista 56Km. Ovviamente, io devo fare il contrario di tutto (non è sempre vero...) e ho voluto pernottare qui per due notti; poco male, ho avuto modo di visitare uno dei Buddha più visitati e venerati di tutta la Thailandia presso il Wat Phra Si Ratana Mahathat  e altri due templi lì vicino (Wat Nang Phatya e Wat Ratburana).

Il primo si è rivelato troppo caotico per l'eccessivo numero di visitatori e venditori. Ma ho voluto lo stesso visitarlo con maggiore attenzione... così mi sono addentrato in aree dove non c'era nessuno (erano aperte...) e ho potuto godere di quella pace che questi luoghi regalano. Nessuno in giro, ho potuto ammirare moltissime statue raffigurante il Buddha disseminate lungo corridoi porticati che correvano tutto intorno il templio ed angoli di verde molto curato che invitavano a rilassarsi tra piante, fiori e qualche rovina storica.







Gli altri due templi li ho preferiti: nessun turista, solo qualche fedele a pregare e un paio di monaci (quelli li vedi e un attimo dopo spariscono... mah); dinnanzi al Buddha del Wat Nang Phaya ho potuto inginocchiarmi in solitaria - con i piedi rivolti all'indietro, sarebbe mancanza di rispetto e devozione altrimenti - e restare un attimo a meditare e pregare (ho un concetto tutto mio di credo)... davvero molto intenso e profondo come attimo di raccoglimento (mi sono commosso), da provare.





Invece presso il Wat Ratburana ho vagato come un bimbo in cerca di scorci suggestivi e il luogo ne ha offerti parecchi. Ho incontrato anche un monaco con in braccio tre cuccioli di cane che si è seduto vicino a me mentre lasciava i piccoli a giocare nell'erba e farsi le coccole: incuriositi dalla mia presenza si sono avvicinati e hanno iniziato a girovagare intorno ai miei piedi... che spettacolo.




Finito il tour dei templi sono andato a cercare un posto dove mangiare sperando che stavolta la guida potesse essere d'aiuto: incredibile, ho trovato il locale suggerito (il Rim Nan, poco oltre il Wat Phra Si Ritana Mahathat in Thanon Phutta Bucha)... vedere le persone mangiare sedute lungo il perimetro del locale con i piedi ciondoloni mi ha subito attirato (è una caratteristica di questo posto quella di stare a sedere così). Ho ordinato una porzione di noodles gialli di uova e farina cotti nel brodo di maiale (bà.mèe nam): un'esperienza sublime per il palato e lo spirito... stupefacenti! E sono stato tentato anche di provare le pietanze che gli altri commensali thailandesi mangiavano, molto profumate ed invitanti... fortunatamente non avevano un menù bilingue (in questa città scordateveli in questo genere di locali) e non mi sembrava il caso di indicare col dito verso il piatto degli altri, così la mia voglia è sfumata. Ma quella ciotola di noodles mi ha reso felice lo stesso.



Ho vagato un po' lungo il fiume seguendo un percorso pedonale che lo costeggia: verde lussureggiante e curatissimo, qualche raro studente seduto all'ombra e un paio di uccelli che pescavano vicino alla riva. Mi sono anche sdraiato a prendere il sole a torso nudo per qualche minuto e rilassarmi; non credo però che si possa fare (il "nudo" non è tollerato come da noi... difatti, appena ho sentito una sirena della polizia in lontananza mi sono rimesso la t-shirt al volo (meglio evitare scocciature). Tornato in albergo ho avuto la piacevole sorpresa di trovare la camera pulita, ordinata e la bincheria già lavata e piegata sul letto: se passate da queste parti, fermatevi qui al Princess Green Hotel.

La cena anche stasera è avvenuta per strada, percorrendo Thanon Phra Ong Dam mi sono fermato presso un baracchino perché attirato dal sorriso solare della cuoca. Prima di sedermi al mio posto, una sedia/sgabello di plastica rossa e un tavolino in metallo sul marciapiede retrostante, io e la cuoca ci siamo intesi a gesti su cosa volessi assaggiare... ed anche questa pietanza si è rivelata una squisitezza.
Ho speso 25B per mangiare benissimo e essere servito in modo altamente cortese. Belle persone!


Prima di rientrare in albergo mi sono fermato presso un 7Eleven a prendermi la colazione per domattina (latte al cacao e croissant... ormai ho capito che quando mi alzerò presto dovrò fare così) visto che mi metterò in cammino alla volta di Sukhothai, dove spero di trovare una sistemazione per un paio di notti... non ho prenotato, speriamo bene (al massimo dormirò alla stazione degli autobus... per una volta si può anche fare).

Per concludere le mie considerazioni su Phitsanulok, se riuscite ad organizzarvi ed essere in questa città in mattinata molto presto vale la pena fermarsi per visitarla (di vuole poco più di un pomeriggio) ma in serata ripartite pure verso altra destinazione, qui è un crocevia di passaggio per raggiungere luoghi davvero interessanti... al massimo fatevi una notte se siete stanchi concedendovi il "lusso" di un albergo per pochi Thb.

Keep in touch!

giovedì 22 novembre 2012

On the way to Phitsanulok

Stamattina sveglia all'alba (ore 5.20 AM), doccia per tentare di svegliare i neuroni... ricerca disperata di un bar aperto per fare colazione. Alle 6.30 del mattino è praticamente impossibile trovare nella zona dov'ero io a Chiang Mai un qualsiasi locale aperto per farla... fortunatamente i 7Eleven sono realmente aperti 24 ore su 24 così sono entrato nel primo lungo la strada e ho acquistato qualcosa per nutrirmi: bottiglietta di latte al cioccolato, tazza di nescafé bollente (realmente... ho perso sensibilità alla lingua per almeno i 20 minuti successivi al primo sorso) e un croissant salato preconfezionato (finalmente ho trovato le brioches salate... ne vado pazzo). Così, camminando - forse meglio dire "trascinandomi" - per strada ho fatto la mia frugale colazione.

Lo zaino lo avevo preparato la sera prima così ho salutato Sarah ringraziandola per l'ospitalità e mi sono messo a cercare un taxi... trovato in meno di due minuti (ovviamente, vedendo uno con lo zaino in spalla al mattino presto, si è fermato lui) e via diretto alla stazione. La sera prima ho cercato di prenotare il biglietto del treno per Phitsanulok on line ma senza successo... nel senso che non ero ancora sicuro di volermi alzare presto, così mi sono convinto a fare tutto in stazione.



Il biglietto allo sportello mi è costato più di quanto preventivato sul sito dei trasporti ferroviari della Thailandia, il perché non l'ho capito bene - il mio neurone che parla inglese era ancora mezzo addormentato - ma l'ho preso ugualmente (Thb 440 per 362 Km in seconda classe con aria condizionata). Il perché l'ho scoperto in seguito: durante il viaggio le hostess sono passate col caffé e altre bevande e verso mezzogiorno hanno portato il pranzo, una porzione di riso bollito con pollo e verdure più un dolce arrotolato di colore verde acido e ripieno fucsia (all'inizio pensavo fosse una sorta di sushi al tonno... va beh).


La seconda classe va benissimo per un tragitto di circa 6 ore. Almeno, così era indicato sul biglietto e l'addetta allo sportello me lo ha confermato al momento dell'acquisto... peccato che sia arrivato con quasi due ore di ritardo; solita mentalità rilassata thai? No, stavolta il motivo sono stati i lavori trovati in più tratti lungo la ferrovia.



Il viaggio è stato comunque rilassante (ho dormito un po' come mio solito... ne dubitavate?) e piacevole per il paesaggio: già la città di Chiang Mai si trova letteralmente circondata dal verde ma per tutta la durata del viaggio ho attraversato colline e montagne lussureggianti, pianure disabitate e vaste risaie che mi hanno donato una piacevole sensazione di essere abbracciato dalla natura... ovunque volgessi lo sguardo solo verde e nient'altro.




Anche le piccole stazioni locali attraversate durante il lungo viaggio sono molto caratteristiche e specialmente molto curate (non potrei fare nemmeno un confronto con molte di quelle che si trovano nel mio Paese... anche se riconosco che non viaggio spesso in treno).


Durante il viaggio ho anche continuato la lettura del libro di cui vi ho accennato in un precedente post; c'è stato un passaggio che ho sentito particolarmente: "[...] la verità è che voi siete in relazione, ma a un livello più profondo di quello del pensiero e delle emozioni. In realtà a quel livello c'è un vero incontro, una vera unione che va molto oltre l'essere in relazione. Nella quiete della Presenza, potete avvertire che in voi e nell'altro l'essenza senza forma è Una. Conoscere "l'essere uno" di voi stessi con l'altro è vero amore, vera attenzione, vera compassione." Beh, io ho vissuto lungamente questa esperienza, è straordinariamente sublime... forse unica se non assoluta. Lette quelle righe, ho pianto... sono fortunato ad aver sentito e vissuto intensamente ciò per molti anni.

Chiusa questa divagazione, sono arrivato a Phitsanulok come dicevo in ritardo rispetto a quanto programmato, quindi la mia ricerca di un posto dove dormire andava ottimizzata. Avevo già individuato sulla guida tre guesthouse interessanti per locazione e prezzi, ma ora non potevo permettermi di vagare da una all'altra troppo a lungo - si trovano ai capi opposti della città - così, vagando senza meta avanti e indietro per Thanon Borom Trailokanat con la mappa della città in mano, ho cercato di focalizzare dove dirigermi... non avendo prenotato da nessuna parte avrei rischiato di essere rimbalzato e dopo un giorno di viaggio non avevo voglia di portarmi appresso il peso dello zaino ancora per molto. Così mi sono buttato ed ho scelto il Princess Green Hotel (abbastanza vicino alla stazione degli autobus che partono per Sukhothai); direi che mi è andata bene: la camera doppia con A/C, acqua calda, minibar e bagno privato mi costa 450Bt a notte... il prezzo più basso che per ora ho pagato (Princess Green Hotel).




Praticamente è un albergo, non male... e la receptionist è una ragazza che - nonostante parli l'inglese peggio di me - vale solo lei il pretesto per venire qui. Dopo una doccia rigenerante sono andato alla ricerca di cibo per il corpo; vorrei aprire una piccola parentesi: la guida che ho (famosissima... di cui non faccio il nome) proponeva tre ristoranti tipici davvero interessanti... di questi non ne ho trovato nemmeno uno (o chiuso o non esistente dove invece indicato), inoltre i nomi delle vie non sempre corrispondono a quanto indicato sui cartelli stradali (e questo mi è già capitato anche nelle altre città). Così, non per mia scelta questa volta, mi sono ritrovato a passeggiare in strade davvero poco battute e poco "rassicuranti" (ho praticamente già visitato mezza città)... una guida dovrebbe servire a qualcosa, mi sembra. La fame ormai aveva la meglio e mi sono fermato a mangiare "letteralmente" su un crocevia... una fantastica zuppa di spaghetti di riso con soja e carne (30Bt). Inutile dire anche in quel quartiere ero l'unico straniero, ma ne è valsa la pena. Inoltre sono stato salutato calorosamente più volte da alcune ragazze in motorino - "Hello!" - con ampi sorrisi e sguardi interessati... o forse mi stavano semplicemente dicendo in maniera educata di spostarmi dalla strada.

Dopo cena quattro passi al Night Bazaar lungo il fiume Mae Nam Nan dove mi sono divertito a curiosare tra le bancarelle che vendono capi d'abbigliamento prevalentemente per i giovani thailandesi (la maggior parte quasi improponibili... de gustibus) e dove mi sono sentito osservato a mia volta... l'unico turista anche qui.
Good night! (buona serata per voi)

Saphan Ekathotsarot
Night Bazaar

martedì 20 novembre 2012

Nord Thailandia: Chiang Mai

Ieri nel tardo pomeriggio sono arrivato a Chiang Mai, piccola città dall'atmosfera abbastanza rilassata sita in mezzo alle colline della Thailandia settentrionale.
Avendo poco più di 6 giorni per arrivare fin qui e poi ridiscendere nuovamente a Bangkok fermandomi a visitare altre località, ho optato per un volo interno con Air Asia che è partito dal secondo aeroporto di Bangkok (Don Mueang): il biglietto sola andata è costato Thb 2.135,00 (circa € 57,00) e in poco più di un'ora di volo sono giunto fin qui.

Per arrivare all'aeroporto ho preso un taxi lungo Soi Rambuttri: ovviamente, se camminate zaino in spalla, trovate subito chi vi chiedo dove volete andare e chi vi propone prezzi concordati alla partenza (circa Thb 300) senza l'uso del taxi meter... ecco, evitate. Optate sempre per i taxi che espongono l'insegna taxi meter e una piccola targhetta a led luminosi in bella mostra sul cruscotto: il tassametro parte sempre da 35Bt e poi ogni minuto la tariffa aumenta, sono sempre ben visibili i minuti della durata e i km percorsi. Di norma se prendete l'autostrada la pagate voi. Con questi taxi non dovreste quasi mai aver problemi... se non accendono il tassametro è sufficiente farlo notare. Ovviamente è ciò che ho fatto io prima di salire sul taxi: peccato che il tassametro fosse un po' "sfasato"... dopo circa 15 minuti, si è bloccato e ha continuato a segnare 8 minuti e i Thb scattavano ogni 20 secondi circa invece che ogni minuto. Giunto all'aeroporto l'ho fatto notare al simpatico conducente ("Io non ti imbroglio, i soldi li prende la compagnia del taxi. E ho tanti amici italiani" durante il tragitto, sempre sorridendo), lui mi ha risposto "Ok" senza nemmeno guardarmi con un'espressione tra disagio e scocciatura... va beh, anche questa esperienza mi è servita.


Quindi, ckeck-in abbastanza rapido e semplice, qualche sigaretta andando dentro e fuori dall'aeroporto in attesa del volo - l'addetto al controllo dei bagagli mi sorrideva ogni volta che passavo, sembravamo vecchi amici ormai - e poi volo su poltroncina comoda. Osservare la periferia di Bangkok appena dopo il decollo è stupefacente, le abitazioni si diradano lasciando sempre più spazio alla campagna. Spettacolo ancora più affascinante è quello che si vede avvicinandosi a Chiang Mai, colline e montagne, patchwork di appezzamenti dai svariati colori... incredibile, ti viene voglia di esplorare tutta quella natura. Mi sono quasi commosso, davvero.

Per il taxi a Chiang Mai non è un problema, c'è solo una compagnia autorizzata al trasporto dall'aeroporto verso il centro città... 120Bt per una persona (150Bt per due) e circa 10 minuti di tragitto. Avevo già riservato una camera singola (A/C, private bathroom and hot water, free wi fi, Thb 400/day) presso Sarah guesthouse

(i miei amici mi avevano suggerito Daret's House ma non avevano camere disponibili, sicuramente la prossima volta andrò lì)

La camera è semplice ma accogliente, abbastanza grande e arredata con pochi mobili in legno, solo l'essenziale ma molto caratteristico... solo una nota, se accendete l'aria condizionata dopo pochi minuti sarete infastiditi dal rumore abbastanza invadente dello scambiatore termico; qui si sta molto meglio rispetto a Bangkok, non c'è bisogno di accenderla. la proprietarie, una donna inglese trasferitasi qui molti anni fa, è cordiale e molto disponibile... inoltre c'è una simpaticissima husky che appena le dai confidenza ti riempie di attenzioni... un amore (mentre scrivo mi porge una zampa... ora si è messa tra i miei piedi).

Doccia e poi via alla scoperta di questa città. Ho vagato per la città vecchia, osservando con stupore che qui la vita non è frenetica come nella capitale e che quasi ogni strada offre la possibilità di ammirare qualche templio (300 circa di cui quasi la metà all'interno della città stessa). La sto appena conoscendo ma già mi piace questa città... è ciò che ci vuole dopo 10 giorni passati nella frenetica e caotica Bangkok.


Al rientro verso la guesthouse mi sono fermato ad osservare con immenso piacere il rito delle lanterne volanti: per 30Bt se ne può acquistare una, si scrivono sui lati le tue preghiere e/ desideri e poi la si lascia alzare verso il cielo... immagine molto suggestiva e poetica.


Oggi mi sono alzato con calma perché già in serata mi sono fatto un piccolo tour della città, colazione in un locale qui dietro l'angolo e lavanderia (30Bh... che comodità). Zainetto in spalla e via alla ricerca di qualcosa di caratteristico... ho passeggiato per ore ed ore (sotto un sole micidiale) scoprendo luoghi che mi hanno trasmesso una pace incredibile... ho scattato oltre un centinaio di foto.
Fortunatamente, anche qui i 7Eleven non mancano per potersi dissetare con acqua e una spremuta di arancia... idratarsi è fondamentale.





la mia offerta al Buddha... donare pensieri colmi d'amore per chi ne ha bisogno è sempre energia positiva





 
Non voglio caricare il blog di foto... ce ne sono molte altre, se vi fa piacere andate a vederle nella mia pagina facebook (alcune meritano).
Chissà domani cosa scoprirò di nuovo o dove sarò... un abbraccio!