martedì 5 marzo 2013

Laos: Vientiane... and on the road to Vang Vieng

Da qualche giorno mi trovo in Laos, scelta dettata da necessità contingenti ma principalmente dal desiderio (forse necessità) di esplorare un altro Paese e conoscere... assorbire.
La mia prima tappa è stata Vientiane, la città più vicina al confine Nord della Thailandia; per arrivarci ho optato per un volo da Phnom Penh in quanto via terra avrei dovuto attraversare tutto il Laos dal Sud risalendo via terra o via fiume... opzione molto affascinante e suggestiva sicuramente ma per motivi di tempo e budget ho dovuto rinunciare... sicuramente tornerò per esplorare quei luoghi che mi ero segnato. Ho prenotato il volo on line sul sito della Laos Airways (US$ 200 one way, http://www.laoairlines.com/) che si è rivelata una gran compagnia aerea, posti molto confortevoli e servizio impeccabile... oltretutto, durante il volo mi sono goduto un tramonto mozzafiato, seduto di fianco ad una laotiana favolosa... meglio di così!


Giunto all'aeroporto, dove ho avuto il VISA di 30gg. (US$ 35, serve una fototessera), mi sono informato per un taxi che mi portasse alla mia guesthouse presso uno degli sportelli adibiti a tale servizio: la brochure esposta indicava US$ 7 ma me ne hanno chiesti 8, così - dopo non aver capito per quale motivo mi volessero far pagare più di quanto esposto in bella mostra - mi sono messo lo zaino in spalla ed ho deciso di andare verso l'uscita dell'aeroporto... tanto la solita guida cartacea (utile? boh) che avevo in mano indicava che è possibile utilizzare uno dei molti tuk-tuk presenti appena fuori dall'aeroporto per una cifra nettamente inferiore... quanti? nessuno!
Così mi sono incamminato verso la città dopo aver chiesto quale fosse la direzione giusta... di tanto in tanto mi giravo per vedere se qualche fantomatico tuk-tuk si avvicinasse o se un taxi (avrei pagato la stessa cifra, ero stanco) si degnasse di accostarsi (in Thailandia sei continuamente martellato da tassisti e company)... ovviamente nulla!
Dopo una buona mezz'ora a passo sostenuto - quindi penso di aver fatto qualche Km - mi si affianca fortunatamente un conducente di tuk-tuk... trattiamo l'importo (40.000 Kip cioè US$ 4) e via verso la guesthouse. Per fortuna quel brav'uomo si è fermato... ci abbiamo messo più di 15 minuti, figuriamoci a piedi! (se non mi fossi perso... ovvio)
Dopo aver sistemato le mie cose (mi fa ridere... uno zaino) e una bella doccia rigenerante presso la Heuanlao Guesthouse (€ 6,00/notte per una camera semplice con letto matrimoniale e bagno privato, gestori gentilissimi e posto molto tranquillo) ho vagato - come mio solito -  per le strade alla ricerca di un ristorante o un baracchino dove mangiare qualcosa; lungo Rue Thadeua (qui si sente l'influsso francese...) se ne trovano... così mi sono goduto la mia prima buona cena laotiana.

nella foto mancano altre 4 pietanze cotte a vapore... cibo e birra ottimi per 45.000 Kip
La capitale del Laos si affaccia si affaccia sul fiume Mekong e si trova in una vasta area coltivata a riso. Non è una grande città, in meno di due giorni è possibile visitarla in tutta tranquillità ed apprezzare il lento ritmo di vita locale... c'è attività, la gente lavora e si sposta ma sembra ad un ritmo rallentato, è incredibilmente interessante e coinvolgente... molto rilassante. I giorni in cui sono stato a Vientiane il tempo era incerto, nuvoloso con qualche precipitazione... ma passeggiare sotto la tenue pioggia ed esplorare la città mi è piaciuto moltissimo (ed ho potuto finalmente testare la mia giacca tecnica).


Così, seguendo un percorso un po' improvvisato e un minimo dettato dalla semplice mappa della mia guida, ho potuto visitare templi e luoghi d'interesse... poca gente in giro, il massimo per godersi la città. E per tamponare la fame che sapevo prima o poi si sarebbe fatta sentire ho comprato una baguette (freschissima e buona, US$ 0.5) ed un casco di banane (15 banane per US$ 0.5)... sono state la mia cena per quel giorno insieme a latte di soya e biscotti (US$ 2). Tutto sommato - vista la conversione US$-Euro - il sostentamento qui in Laos non è caro (finalmente!).
Lungo il percorso ho visitato Wat Dong Palan, il templio Phat Tich (dove mi hanno cortesemente detto che pèotevo salire i primi due livelli... ma erano cinque, e potevo forse io esimermi dall'andare fino in cima visto che non c'era anima viva in giro?!)...








... Wat Phonxai, Patuxai (l'arco di trionfo laotiano, dedicato ai caduti nella lotta per l'indipendenza dalla Francia), Wat Si Saket (visitato in parte perchè sono giunto oltre l'orario delle visite), Haw Pha Kaew che ho potuto vedere solo dalla strada in quanto stanno effettuando dei lavori).








Proseguendo a girovagare sotto la leggera pioggia ho costeggiato parte del Mekong, in questo periodo un po' in secca; lungo la sponda del fiume stanno costruendo un mega complesso residenziale, commerciale e culturale... se volete apprezzare Vientiane forse vi conviene andarci prima che finiscano di costruire mega palazzi e la trasformino.




Stamattina sono partito da Vientiane e sono giunto dopo poco meno di tre ore a Vang Vieng (minibus prenotabile praticamente presso tutte le guesthouse a 5.000 Kip, ciòè US$ 5). Il tragitto è stato abbastanza interessante per la prima ora, poi il paesaggio è cambiato diventando più lussureggiante e "selvaggio"... attraversare una vegetazione così rigogliosa e vasta è stato coinvolgente; la giornata era nuvolosa, ciò nonostante i colori erano accesi, brillanti creando fantastici giochi di sfumature e contrasti tra il cielo terso, la terra a volte rossa e il verde della vegetazione. Great! Amo questa natura.





Avvicinandomi a Vang Vieng le vedevo in lontananza... e sentivo crescere qualcosa in me. Meno strada si frapponeva tra me e loro più l'energia e l'entusiasmo si facevano intensi... le montagne carsiche, proprio loro... la memoria è corsa a Railay. Anche queste mi stanno chiamando... lo so.
Giunto a Vang Vieng (originariamente chiamata Mouang Song e rinominata durante il colonialismo francese) dopo aver esplorato già i dintorni (è un paesino piccolo), mi sono fermato a mangiare qualcosa presso un ristorante che affaccia sul Nam Song... allora ho potuto esclamare: "Wow! Qui è un paradiso."

Così, gustandomi una succulenta porzione di japanese rice with tuna e bevendomi due beer Lao (bottiglia grande US$ 1... birra fantastica), sono rimasto sdraiato per più di un'ora a contemplare esterrefatto questo paesaggio... natura, pace e solo cinguettio degli uccelli... tavolta qualche farfalla che mi svolazzava vicino.
Qui c'è tutto ciò che mi serve: montagne per fare climbing, fiume per scivolare col kayak in mezzo alla natura lussureggiante, ottima birra per farsi abbracciare da Morfeo (di tanto in tanto ci sta... chissà se avrò anch'io realistiche illusioni) e una pace straordinaria per meditare e scrivere... credo proprio che la mia permanenza qui sarà prolungata.
Ormai è ora dell'aperitivo... birra, arrivo!
A big hug!

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