lunedì 18 febbraio 2013

Angkor Wat the next day

Il secondo giorno a Siem Reap, per andare ad parco archeologico di Angkor Wat siamo partiti alle 05:00AM dalla nostra guesthouse. L'alba ad Angkor Wat è stata suggestiva, nulla di entusiasmante... troppa folla, troppi cinesi (veramente troppi, un'invasione)... così, dopo una mezz'ora in piedi tra la miriade di persone, mi sono seduto al tavolo di uno dei baracchini posti poco distante e mi sono goduto lo spettacolo in disparte... molto meglio. Dopo un breve giro intorno al templio per scattare le ultime foto, ci siamo diretti al Bayon dove finalmente abbiamo potuto vagare con molta tranquillità (solo quattro visitatori) tra le rovine ed apprezzare così la quasi mistica atmosfera del luogo... alle 06:00AM fortunatamente la maggior parte dei visitatori si trovava ancora ad Angkor Wat.

Bayon
Anticipando per tempo il flusso dei turisti, ci siamo spostati lungo il Large Circuit per scoprire in tutta pace altre rovine; spostarsi lungo strade quasi desolate è stato particolare e così pure visitare luoghi affascinanti: Banteay Prei, Bayon, Eastern Mebon, Neak Pean, Pr. Prerup, Ta Keo, Ta Prohm e Ta Som.
Bayon
Eastern Mebon

Eastern Mebon
Eastern Mebon

Eastern Mebon
Lungo il tragitto ci siamo fermati per rilassarci un po' e bere qualcosa di fresco dinnanzi all'Eastern Mebon; il mio temporaneo compagno di viaggio, mentre terminavo la visita, si era già accomodato sull'amaca di un baracchino gustandosi un buonissimo cocco fresco... l'ho trovato a farsi coccolare da una giovane ragazza (che ovviamente cercava anche di vendere qualcosa). Anche io sono stato "accolto" da una sorridente e bella ragazza che vendeva sciarpe di seta e di cotone... dopo una lunga trattativa ne ho comprata una per US$ 1,5 (non potevo certo resistere ad un fascino tale... credetemi).

Pr. Prerup

Pr. Prerup

Pr. Prerup
Pr. Prerup
Rigeneratomi con una bevanda fresca e lasciato il mio amico a farsi cullare - non so se più dall'amaca o se dalla giovane - ho deciso di fare quattro passi nei dintorni... consigliano di non andare mai fuori dai percorsi tracciati o battuti (mine...) ma, dopo una breve fase di indecisione (paura?...) mi sono diretto verso alcune capanne situate poco lontano. Ovviamente, ho studiato con attenzione dove camminare prima di muovermi: ho visto un contadino camminare lungo i piccoli argini dei campi di riso (aridi per via della carenza di acqua in questo periodo) e alcuni buoi pascolare tra i campi... "Se non sono saltati loro in aria, perché io?"... così mi sono avviato. Riconosco che di tanto in tanto mi ripetevo nella testa "'zzo sto facendo?!" (non c'era in giro nessuno) ma la voglia di scoprire i dintorni era troppo forte. Giunto in prossimità delle capanne, alcuni ragazzini mi sono corsi incontro salutandomi "Hello!" e chiedendo 1 Dollaro (qui in Cambogia è molto facile che i bambini chiedano dei soldi): non mi piace affatto dare soldi a bambini, credo che nonostante la situazione di difficoltà (a volte evidente) non sia giusto fargli capire che possono guadagnare qualcosina con l'elemosina... ma non è sempre facile resistere, specialmente quando noti una evidente e lunga cicatrice verticale sul torace di un bambino molto giovane.


Così, ho dato loro 500 Riel ciascuno: un'esplosione e manifestazione di sorrisi (sinceri, felici... umanamente molto toccanti), poi sono corsi verso il villaggio ridendo di gioia. Mentre mi accingevo a tornare verso il tuk-tuk (e a vedere se il mio amico si era già fidanzato) ricalcando esattamente lo stesso percorso dell'andata, tre di loro mi sono corsi nuovamente incontro - seguendo il percorso tracciato da alcuni argini - con altri due loro amichetti: così ho dato anche ai due nuovi amici una piccola mancia (preferisco chiamarla così... gli ho chiesto se potevo far loro alcune foto). Ripeto, non amo fare questo gesto, ma vedere quei bambini correre poi verso la loro capanna sventolando in mano le banconote e ridendo felici mi ha aperto il cuore. Mentre li vedevo allontanarsi pensavo "Mii... state attenti a dove camminate!".

    
Ta Keo
Ta Keo

Ta Keo
Il mio tour del parco archeologico si è interrotto prima del previsto, avrei desiderato esplorare anche altri siti molto interessanti - e meno battuti dal turismo di massa - situati a decine di Km da Siem Reap ma sopraggiunti problemi (che due p...e!) mi hanno obbligato a cambiare programma (e a sprecare US$ 20 del terzo giorno). Sicuramente ci tornerò, spero molto presto: la Cambogia offre un'esperienza straordinaria dal punto di vista storico/culturale e naturalistico... e c'è davvero molto da visitare.
Ta Prohm

Ta Prohm

Ta Prohm

Ta Prohm

Ta Prohm

la natura...

Ta Prohm

Ta Prohm

Ta Prohm

Ta Prohm
Un'ultima piccola nota più leggera, forse più una provocazione: anche le ragazze cambogiane sono realmente molto belle, affascinanti... anche nella loro genuina semplicità; un tour organizzato nel Sud dell'Asia per quelle "tirose" e vanitose donne del mio Paese (fortunatamente non siete tutte così... grazie) sarebbe una gran bella cosa per ridimensionare l'esagerato autocompiacimento (ed effimera sicurezza) femminile: qui sarebbe un bel match. Per non parlare poi dell'open mind and great vision delle straniere viaggiatrici. Perché scrivo questo? Semplicemente perché ne ho voglia... lo penso e lo vivo quotidianamente grazie a questa mia avventura di vita.

Ta Som

Ta Som

Ta Som

Ta Som

Ta Som

Ta Som
A kiss to all womens... and a big hug at all!

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