lunedì 31 dicembre 2012

A trip out: Christmas in Bali

[Questo post l'ho scritto ieri rientrando in Thailandia]

Sono sul volo appena decollato da Denpasar (Bali) destinazione Bangkok; il volo durerà qualche ora, così ho deciso di portarmi avanti con la scrittura di questo post. Non era in programma andare in Indonesia, sarei dovuto tornare e restare a Bangkok fino ai primi di Gennaio. Ma le cose sono ancora più intense e belle se improvvisate... così, giunto via aereo da Chiang Rai, la notte stessa ho preso il primo volo per Denpasar e ho raggiunto Andrea a Bali; anzi, lei ha raggiunto me nella bella cittadina di Ubud (è stata una sua idea... fantastica idea), sono arrivato un giorno prima in quanto lei si trovava alle Gili Islands... per me troppo costoso muovermi fino a lì.

Ubud si trova a circa 40 Km da Denpasar in direzione Nord ed è posizionata quasi nel centro dell'isola di Bali in piena campagna: viene considerata come il centro per eccellenza della cultura, dell'arte e del design balinese (qui si trovano artisti europei e americani)... immersa in vaste risaie - pianeggianti e a "terrazze" - e circondata da vegetazione lussureggiante.


Ogni luogo che sto visitando e scoprendo durante questo mio viaggio si sta rivelando un paradiso naturale... quest'isola non è da meno, anzi...

La cittadina di Ubud si sviluppa principalmente lungo un'arteria viaria composta da tre strade principali (Ubud Main street intersecata da Monkey Forest Street e Hanoman St.) lungo le quali - e nelle varie traverse - si trovano molteplici gallerie d'arte locale (per lo più pittura, scultura ed arte tessile), negozi e ristoranti tipici... è molto interessante vagare per le vie e curiosare tra dipinti, opere in legno o pietra e architettura delle abitazioni: notevole - in ogni senso - utilizzo di legno (linee pulite anche se talvolta sono presenti colorati e pregevoli dettagli intarsiati o lavorati) e straordinari cura e dettaglio del verde. L'architettura balinese ha un valore spirituale e religioso che si spinge verso "l'ordine cosmico". Insomma, questa cittadina è affascinante, trasuda cultura balinese... ma è per certi versi anche molto romantica... la notte, passeggiare mano nella mano potrebbe essere speciale. Questa volta, prima di arrivare mi sono organizzato per tempo (siamo in piene festività natalizie) riservando, dopo una lunga ed estenuante ricerca in internet per leggere recensioni e verificare disponibilità, una camera al Jati3 (http://www.jati3bungalows.com/home.php), piccola ed accogliente struttura situata proprio nel cuore della città: guesthouse molto bella, piante rigogliose e fiori ovunque, una stupenda piscina - anche se non grandissima - dalla quale  si può ammirare uno scorcio del paesaggio circostante, ambiente molto rilassante e tranquillissimo, personale efficentissimo e cordiale... ottima colazione - servita in veranda o sotto l'ombrellone antistante la nostra camera - a base di caffé balinese, succo di mango, frutta fresca e joffle (standard suite a €25,00/notte... Bali è più cara rispetto alla Thailandia, ma già lo sapevo).

Per la cena di Natale (Andrea festeggia il 24 notte) abbiamo scelto un piccolo ed appartato ristorante con una terrazza a strapiombo sul torrente: seduti su ampi cuscini, abbiamo gustato un ottimo tonno alla griglia accompagnato da riso... ed ovviamente da birra in abbondanza. Poi quattro passi per le vie colorate ed illuminate.






Il giorno seguente abbiamo passeggiato molto tranquillamente per la città andando alla scoperta dell'antico Palazzo, qualche galleria d'arte e il mercato cittadino: questo non è molto vasto, si sviluppa su due livelli ed è possibile trovare di tutto (riuscendo anche a trattare molto)... abbiamo comprato diversi tipi di frutta fresca esotica che, alla fine del nostro giro sotto un sole battente, ci siamo letteralmente gustati in veranda, prima di un "meritato" e rinfrescante bagno in piscina. E prima di cena un bel full body traditional balinese massage (50.000Rp per 1 ora presso il Dewa Massage www.devahouse.com, il meno caro di Ubud)... strabiliante! Siamo usciti sentendoci in pace con l'universo intero...



Quale mezzo migliore per spostarsi sull'isola se non lo scooter?! Così, per i due giorni successivi ne abbiamo noleggiato uno alla reception (100.000 Rp al giorno cioè 10 US$, fate voi la conversione in Euro... io per una settimana ho "ragionato" in Dollari) e siamo partiti alla scoperta dell'isola; strano a dirsi (e a farsi!) per un motociclista come me, ho lasciato guidare lei per tutto il primo giorno. Non amo fare la "zavorra", preferisco guidare perché mi sento più sicuro... eppure, mi è piaciuto farmi scorrazzare in giro, mi sono sentito molto rilassato... e spensierato. Andrea si è rivelata una straordinaria biker, anche in off-road... cercando di seminare tra buche e sassi lungo una strada desolata (e sperduta) un cane randagio che abbaiando ha iniziato a rincorrerci puntando alle nostre gambe. The best taxi driver that you can find in Bali!!

Il primo giorno ci siamo diretti a Nord, direzione Batur ed il suo lago: abbiamo attraversato risaie, luoghi desolati (a parte i cani randagi... e dove siamo riusciti a trovare fortunatamente un baracchino isolato per fare rifornimento) e paesaggi surreali resi ancora più suggestivi dalla pioggia (che purtroppo ci ha colti in più occasioni) e dalla particolare luminosità creata dalla luce solare che filtrava attraverso le basse nubi.


seduti a bere un thé bollente in attesa che finisse di piovere...
Non abbiamo trovato però ciò che principalmente ci interessava: le piantagioni di caffé. Così ci abbiamo riprovato il giorno seguente dirigendoci verso Tegallalang.




La visita all'agriturismo Bali Pulina è stata affascinante e "gustosa", qui viene preparato - oltre a quello tradizionale - un particolare tipo di caffè organico il Kopi Luwak (uno dei più cari al mondo... 40 US$/100gr.) ricavato dai chicchi di bacche di caffè che sono stati mangiati e digeriti (proprio così!) dalla Civetta delle palme: il risultato è un caffè aromatico e meno amaro, con una leggera nota di caramello e un sapore fruttato... da provare (50.000 Rp/US$ 5,00 a tazza) insieme alle altre varianti (ginseng, ginepro, cioccolato, cacao, vaniglia e tradizionale balinese) e al thé.







Tutti davvero particolari... ma il nostro preferito è stato quello al Ginseng (se mi ricordo bene...). La degustazione è stata particolarmente interessante e rilassante anche grazie alla vista su una natura florida e magnifica.

Guidare nel traffico cittadino e di provincia non si è rivelato così "immediato": cani randagi che girovagano indisturbati e che attraversano non curanti - e all'improvviso -, centinaia di scooter che sfrecciano da ogni lato infilandosi in pertugi tra un veicolo e l'altro (anche contromano, qui è usanza così... ehm, anche io l'ho fatto, per necessità, un paio di volte), autobus e vetture che formano colonne di lamiera emittenti una quantità incalcolabile di polveri sottili (per fortuna, a parte le strade, in giro per la campagna c'è aria pulita). Ma dopo poco più di 15 minuti ho preso confidenza con la situazione e mi sono lanciato in una guida alla balinese: prima d'ora non avevo mai detto ad una (ed anche bella) donna "Chiudi le gambe!"... per riuscire ad infilarmi in un passaggio stretto o per evitare gli altri mezzi. Andrea era molto rilassata... e divertita.
Very crazy and fun to drive in Bali! Even little bit dangerous! Ora mi spetta di diritto la patente balinese (credetemi!).

Così come guidare alle 06.30 AM fino a Denpasar con un grande zaino posto tra manubrio e sellino, una passeggera (e secondo pilota) con due zainetti in spalla ed una mappa in mano... e superare chiunque ci si ponesse innanzi, per riuscire a portare Andrea all'aeroporto in tempo per il suo volo. Arrivati in poco più di un'ora, compreso pit-stop (velocissimo!) per rifornimento e ricerca della strada (che non conoscevamo...), sbagliando solo una volta (e va beh, capita anche ai migliori pilota e copilota!).

Un po' triste, al rientro ho vagato per l'isola visitando villaggi e un altro piccolo templio... e perdendomi a pochi km da Ubud... questa volta non è dipeso da me: quando uno straniero ti chiede semplicemente (magari in semplice inglese) "Is it correct to Ubud?" e tu, indicandogli la direzione sbagliata, gli rispondi "Yes, ok! Straight"... beh, lui ti crede! Poco male, ho scoperto altre zone dell'isola.





Infine, la sera mi sono consolato con un massaggio e una squisita cena gustandomi il Babi Guling (o Suckling Pig) la pietanza più famosa di Bali (e difficile da trovare se non la si prenota per tempo, è molto richiesto... per due sere ci è andata male)... eccezionale!



Bene, cosa dire di Bali?
WOW! Ecco cosa mi sento di esclamare: la giusta espressione per descrivere l'ennesimo paradiso naturale e le persone straordinariamente calorose che in questi giorni mi hanno donato sensazioni ed emozioni intense... anche la perfetta compagnia contribuisce molto. Chissà, forse un giorno tornerò nuovamente qui in compagnia per scoprire cosa di altro Bali offre. Devo anche ringraziare Andrea: ha pazientemente accettato il mio Inglese (giocandoci anche sopra) ed è stata una fantastica teacher!
Oltre ad avermi permesso di capire molto...

Scriverci nelle settimane precedenti e parlare quasi 24 ore al giorno solo in Inglese - mi viene da ridere...- è stato per me molto impegnativo... ma anche divertente e specialmente utile... grazie!

La mia compagna di viaggio è partita in direzione Australia, in seguito Sud America ed infine Londra... io ora sono in Thailandia... dove sarò tra qualche giorno? Non lo so ancora chiaramente... spero di essere altrove, forse lontano da qui a scoprire Paesi nuovi... e continuare ad assaporare ogni istante ciò che la vita mi sta regalando. Questa settimana a Bali mi ha trasmesso tantissimo e mi ha un po' scombussolato inaspettatamente... credo che ora come ora io non desideri stare fisso lungamente in un posto (o non mi sento ancora pronto)... desidero essere cittadino del mondo.

Lasciate il cuore libero di volare altrove... forse, un giorno potrete raggiungerlo e scoprire cose nuove... o forse cose già conosciute...
A big hug!

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