martedì 13 novembre 2012

Around

Nel pomeriggio ho camminato parecchio per Bangkok, per iniziare è stato un bel giro... ho camminato senza meta, cercando di evitare - per quanto possibile - le zone con più turisti. Così facendo mi sono ritrovato a vagare per un paio di mercati locali frequentati esclusivamente da thailandesi in Trok Mayom, Thanon Chetuphon e Thanon Thai Wang... all'interno di tutto e di più, bancarelle che propongono una varietà di articoli: cibo di qualsiasi genere (quello si trova ovunque e a qualunque ora... ho visto alimenti che mai avrei potuto immaginare, difatti talvolta ho fatto molta fatica a realizzare cosa fossero), pietre ed ornamenti per il corpo, artigiani che lavorano le statue in argilla raffiguranti il Buddha, abbigliamento e biglietti credo della lotteria nazionale (decine e decine di bancarelle). Muovendosi continuamente l'afa ha colpito, complice anche il sole che oggi fa capolino spesso tra le nubi.







I colori e il fascino di alcuni prodotti mi hanno coinvolto, mi sentivo attratto da questo mondo di persone che parlano una lingua a me sconosciuta e sentivo un impulso naturale a curiosare ovunque... mi sono addentrato in qualche vicolo (definirli tali è un'utopia dato che spesso si faceva fatica a passare in due) e spesso mi sono sentito osservato, una sensazione del tipo "Cosa ci fa qui quello straniero... forse si è perso"... in effetti, un paio di volte ho pensato che avrei rischiato di perdermi (e chiedere informazioni si sarebbe rivelato arduo...) ma fortunatamente il mio senso dell'orientamento non mi ha tradito.



Anche il profumo e l'aroma di alcune pietanze mi ha rapito... più volte sono stato sul punto di assaggiare qualcosa dalla forma strana ma dal profumo invitante. Ma il persistente aroma alla fine mi ha fatto desistere... camminare in questi vicoli chiusi con l'aria che praticamente non circola può dare un senso di nausea alla lunga. Peccato, ci riproverò sicuramente; ho voglia di sedermi in un banchetto dove ci sono solo thailandesi... se ci mangiano loro dev'essere davvero buono ciò che cucinano. Alla fine però la fame si èfatta sentire (nonstante l'ennesima colazione abbondante) così ho acquistato un mango da un venditore ambulante lungo Thanon Thai Wang per Thb 20, mi sono seduto su una panchina del parco e ho iniziato a sbucciarlo e gustarmelo... che sensazione strana essere per strada a fare una cosa del genere, non so spiegare (il coltellino multiuso mi è stato prontamente e gentilmente fornito da uno dei miei migliori e cari amici... lo porto sempre appresso).


Ora mi trovo al Green House a bere una birra fresca e scrivervi. Incredibile quanto sia diffusa la rete wi-fi free qui in Thailandia, dal posto più alla moda fino ai ristoranti e ai baretti più fatiscenti c'è sempre modo di collegarsi in Internet... in patria siamo indietro anni luce (come su tante cose rispetto ad altri paesi). Finita la birra (la seconda...) torno in camera per l'ennesima doccia della giornata e poi serata in strada a gustare qualcosa di nuovo per cena.


P.S: vorrei smitizzare una leggenda metropolitana, quella del ghiaccio. Qui il ghiaccio è fornito ai vari locali in buste sigillate e preparato da acqua potabile... quindi nessun riuschio né problema sgradevole. Provate a bere una birra enza aggiungere qualche cubetto di ghiaccio, dopo appena 3 minuti rischiereste di bere un brodino.

2 commenti:

  1. Su due cose la Cina è simile, i forti prufumi/odori lungo le strade e il sentirsi osservato come straniero... molto spesso non riesco a sostenere gli sguardi, che vanno dalla curiosità nei tuoi confronti, all'intolleranza verso il "laowai"... queste forse sono solo alcune similitudini tra i due paesi, ma avremo modo di scoprirlo strada facendo...

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  2. Sì, qui l'atmosfera è caratterizzata da colori e profumi a volte molto intensi, anche per il fatto che i baracchini che vendono cibo thai di tutti i tipi sono in ogni dove. Per il momento non ho avuto la sensazione di non essere accettato o tollerato... solo qualche atteggiamento stanco in determinati orari della giornata, comprensibile visto il giro di turisti che in 24 ore sono costretti a servire.

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