domenica 11 novembre 2012

In volo per la Thailandia: lo scalo ad Abu Dhabi

Dopo essere sparito per qualche settimana eccomi nuovamente qui a scrivere: chiudere i lavori in essere e programmare l'assistenza ai clienti da lontano è stato impegnativo... notti insonni a lavorare (ci sono abituato) e fine settimana full immersion. Va beh, alla fine è andata.
Due settimane fa ho acquistato il volo con Etihad Airways... se mi fossi svegliato prima avrei risparmiato parecchio, comunque ho risparmiato rispetto ad altre compagnie. La cosa più difficile è stata mantenere il segreto su questa mia decisione il più a lungo possibile, non volevo che qualche riflessione potesse rivelarsi contraria alla mia scelta e potesse frenarmi: la mia famiglia ne è venuta a conoscenza tre giorni prima della partenza durante una cena... a parte un primo attimo di silenzio - e forse disorientamento - devo dire che è andata molto bene: a parte mia madre che ha rischiato inizialmente il collasso per mancanza di respiro (anche se nei primi secondi non ha realizzato cosa stesse succedendo), il resto della famiglia ha reagito molto bene... tutti entusiasti della mia scelta (forse è stato un modo simpatico, e liberatorio, per dirmi "Era ora che te ne andassi fuori dalle..."). Scherzi a parte, è stato un fulmine a ciel sereno ma è andata meglio di quanto sperassi (e ce chi ancora non lo sa tra i miei parenti... mi perdoneranno?!).

Fino ad ora sono rimasto soddisfatto del servizio: ottima accoglienza e disponibilità (anche se siamo partiti con 20 min. di ritardo... poco male, starò meno tempo in attesa al cambio volo), le prime ore di viaggio sono state tutto sommato buone grazie alla poltroncina comoda (potevo distendere le gambe), un solo vicino che non ha fiatato tutto il tempo (grazie...) e cibo più che soddisfacente. Sono riuscito a dormire anche qualche ora... avevo iniziato a vedere un film in lingua originale ma dopo 10 minuti credo di essere crollato... complice forse anche il vino bevuto a cena, o forse le ultime notti a casa passate praticamente insonne. Solo il risveglio è stato "doloroso": una fitta lancinante al ginocchio sinistro (con mia esclamazione di sofferenza in dormiveglia... no comment) causa spigolo del carrello portavivande mal gestito (giustifico il fatto per via della perturbazione che ci ha accompagnati praticamente tutto il viaggio)... comunque un male allucinante.
Dopo 6 ore di volo eccomi arrivato ad Abu Dhabi per il cambio del volo, ora seduto ad uno dei tanti bar del Terminal 1 in attesa di poter salire sul prossimo volo che mi porterà a Bangkok: aranciata Mirinda in bottiglia e cheese croissant (mi sarà costata più la commissione della carta di credito che la mia frugale colazione)... il paesaggio fuori è il solito desolato ma affascinante del deserto, e ammirare l'alba in fase di atterraggio è stato fantastico (non fossi stato ancora rintronato dal brusco risveglio mi sarei ricordato per tempo di fare una foto... ne valeva davvero la pena).

Il prossimo aereo è un Boeing 777-300ER quindi più grande e sicuramente più confortevole (spero di non sbagliare) dell'Airbus A330-200 della prima tratta... sicuramente non avendo nessuno ai miei lati (grazie alla postazione singola strategica, gran cosa) potrò godermi maggiormente il volo... devo però acquistare un paio di ginocchiere da skateboard, non si sa mai (prevenire è meglio che curare... non si dice così?). Visto che il volo durerà 9 ore forse stavolta riesco a vedere interamente il film... magari non berrò vino a pranzo.
Bene, ora vado a ricaricarmi di nicotina in una delle piccole e tristi salette fumatori sparse nel terminal: da fuori, talvolta sembra di vedere dei disperati esseri in gabbia che con l'aria sconsolata tentano di ristabilire una sorta di equilibrio psico-fisico o sperano di "ricaricarsi" per avere sufficiente autonomia... riconosco che è una tristezza... ed io ne faccio parte.
Poi cercherò una poltroncina libera - impresa alquanto disperata, credetemi - e ascolterò un po' di musica per estraniarmi da questo brusio di sottofondo... e mi farò trasportare dalla mia fantasia chissà dove.
A presto!


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